Rhinos Seamen 2015

Rhinos-Seamen: Un derby che vale il Super Bowl

Era un Sabato, il 7 Giugno. La cornice era l’Arena Civica ed erano gli ottavi di finale del campionato AIFA 1986. Il primo ed unico scontro tra Rhinos Milano e Seamen Milano nei playoff. Allora i Rinoceronti si resero protagonisti di una fantastica rimonta nel quarto quarto, battendo i rivali per 34-17  e avanzando in una postseason che li avrebbe visti sconfitti solo in semifinale da Pesaro.

Sono passati 29 anni, e finalmente la storia si ripete. Domenica 21 Giugno, alle ore 18, al Vigorelli, gli occhi dell’Italia del football saranno puntati su Rhinos e Seamen, che si giocheranno un posto al 35esimo Super Bowl Italiano.

Tanto è successo in questi 29 anni. I Rhinos hanno vinto uno scudetto (1990, il loro quarto) ma hanno passato gli ultimi 21 anni senza mai raggiungere la semifinale dei playoff. I Seamen si sono sciolti, si sono rifondati, e hanno vinto anche loro uno scudetto (lo scorso anno a Ferrara).

Un personaggio, protagonista in entrambe le sfide, e con la maglia dei Rhinos: Alessandro Trabattoni, che nel 1986, secondo le cronache dell’epoca, “mise la museruola” a McKenney, americano dei Seamen, giocando una partita strepitosa, e che oggi, da head coach, ha guidato i neroarancio fino a questo grandissimo traguardo.

La sua squadra, il giusto mix di gioventù ed esperienza, è cresciuta esponenzialmente con ognuna delle 11 partite giocate finora, fino all’exploit di Roma, che li ha visti superare in trasferta i Marines Lazio, dominatori del girone sud della IFL, con l’eloquente punteggio di 40-20, in un match che ha dato prova della concentrazione dei Rhinos e della loro capacità di reagire anche nei momenti di più grande difficoltà.

Guidato da uno straripante T.J. Pryor, che nel suo primo campionato in Italia ha mostrato dei numeri grandiosi, da un ottimo parco ricevitori e da una linea d’attacco rinforzata con due Nazionali, in grado di dare spazio sia al gioco aereo sia ad un gioco di corsa sempre più efficace (Garetto e Gogat sono stati grandissimi protagonisti nella vittoria dei quarti), l’attacco Rhinos si è dimostrato uno dei più pericolosi della lega. Se si aggiunge una difesa estremamente ostica con giocatori come Parker Orms e Giuseppe Della Vecchia, in grado di mettere in difficoltà qualsivoglia attacco, e lo special team di coach Paganucci sempre più rodato con il passare di ogni match, i neroarancio sembrano avere la ricetta perfetta per far bene.

Ma davanti ci sono i Campioni d’Italia, i Seamen di coach Paolo Mutti (sempre per la serie corsi e ricorsi storici, uno dei protagonisti, come kicker in maglia Rhinosm dell’ultima semifinale giocata da questi ultimi nel 1994), che si sono sbarazzati senza troppa difficoltà dei Grizzlies Roma nei quarti di finale, che sembrano aver superato la piccola crisi che li aveva colpiti nel finale della scorsa regular season, e che hanno una pedina in più rispetto all’ultima stracittadina: il ritornante RB Mattia Binda, MVP dell’ultimo Super Bowl.

Dopo che le due squadre si sono ripartite equamente le due sfide di regular season (34-0 per i Seamen all’andata, in assenza di Pryor, e 30-22 per i Rhinos al ritorno), la “bella” decisiva si presenta come un match imprevedibile ed apertissimo. Capire i gameplan di entrambe le squadre sarà molto difficile, più facile invece prevedere spettacolo: le tribune del Vigorelli piene, due team forti e spinti dalla rivalità, una grandissima posta in palio. Il derby di semifinale è pronto a restare impresso nella storia del football italiano. I Rhinos sono pronti a tornare a metterci la firma, su questa Storia, e a pensare ancora più in grande, insieme con i tifosi che li hanno sempre supportati in questa bella stagione, e a cui sperano di donare un’altra, splendida, gioia.

Tra due giorni, la parola al campo: It’s Derby Time!

 

 

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
Email