La regular season dei Rhinos Milano volge al termine. La campagna che ha visto il team di coach Trabattoni crescere esponenzialmente di settimana in settimana fino ad inanellare tre vittorie negli ultimi tre scontri si chiude con due match, in trasferta contro i Panthers Parma e poi in casa contro i Lions Bergamo, che, archiviata da tempo la qualificazione ai playoff, saranno decisivi ai fini della determinazione della griglia di questi ultimi.
La vittoria nel derby ha portato i neroarancio a solo mezza partita da Giants e Seamen, una e mezza dai parmensi, leader del girone Nord con 7 vittorie e 2 sconfitte. I Rhinos, a seconda del risultato di Seamen-Giants di Sabato, potrebbero ambire (vincendo entrambi i match che restano da ora alla fine del campionato) al secondo posto del girone o, addirittura, alla prima piazza. Se l’arrivo a parimerito con i cugini milanesi, infatti, manterebbe davanti in classifica questi ultimi in virtù della differenza punti negli scontri diretti, i Rhinos, in caso di arrivo in parità, avrebbero il tiebreaker sia contro i Giants Bolzano che contro i Panthers Parma (sempre che i Rhinos vincano di almeno due punti, altrimenti si dovrebbe andare al sorteggio).
Tutti questi calcoli, però, sarebbero inutili se i Rhinos non riuscissero nel compito di vincere sia contro Parma che contro Bergamo. E non si tratta di un compito assolutamente facile, anzi, a partire dalla partita di Domenica pomeriggio al Tardini. I Panthers sono l’unica squadra che i Rhinos non hanno ancora battuto in questa stagione (all’andata, al Vigorelli, i ducali la spuntarono con un 23-22 in una bellissima partita) e sono anche uno dei team che in questo momento possiedono uno stato di forma migliore (3 vittorie nelle ultime 3, proprio come i Rhinos).
Rispetto all’andata, Parma si è rafforzata con l’arrivo di Joe Martinek, l’ex New York Giants che nelle due partite che ha giocato ha già messo a segno quattro touchdown, oltre a 205 yard di corsa: l’americano, che con Malpeli Avalli compone un tandem di runningback di lusso, sembra il tassello che mancava ai Panthers per potersi affermare con prepotenza come favoriti per il Super Bowl. Sarà sicuramente importante per i Rhinos concedere poco alle corse di Parma: i neroarancio hanno la settima difesa del campionato contro le corse, concedendo una media di 106 yard a partita.
In attacco, ci sarà da ripetere una partita perfetta come quella fatta vedere contro i Seamen, ma soprattutto cercare di sfruttare meglio rispetto al derby le occasioni nella red zone avversaria, contro una difesa da questo punto di vista molto ostica (seconda scoring defense della IFL). TJ Pryor, in forma come non mai, sarà in grado ancora di trascinare la squadra al successo?
Sarà una partita presumibilmente molto gradevole, tra due ottime squadre: con una squadra concentrata sui 48 minuti come si è vista negli ultimi match (ma come non si è vista all’andata), i Rhinos hanno tutte le carte in regola per fare molto bene.
Di seguito le dichiarazioni prepartita dell’head coach, Alessandro Trabattoni:
Fa molto piacere leggere che gli addetti ai lavori pensino che la squadra possa aspirare ad una finale alla quale sarebbe bellissimo arrivare, specialmente perché sarà a Milano. Però dobbiamo restare con i piedi per terra, prendere una partita alla volta: adesso ce n’è una molto importante, soprattutto per avere la possibilità di giocare il primo turno di playoff in casa, contro un avversario non funambolico come i Seamen, ma in compenso molto più disciplinato, molto più strutturato. Rispetto moltissimo Parma come squadra, sono una squadra che fa sempre paura perché sono molto disciplinati sotto tutti gli aspetti del football: sono bravi nella preparazione della partita, molto corretti in campo, hanno dimostrato in questi anni di avere un programma che fa crescere molto i giovani e continua ad integrarli benissimo in prima squadra. Questo fa capire di che tipo di squadra e di società stiamo parlando. Ancora, fa piacere il fatto che i social network ci diano come possibili contendenti al titolo, ma bisogna pensare una partita alla volta e concentrarci su Parma.
All’andata abbiamo fatto parecchi errori, ci siamo un po’ sparati nei piedi. Perdere di un punto rode ma ci ha fatto anche riflettere su quella che è stata la partita, sugli errori fatti: quando si vince si tende sempre a pensare che tutto sia a posto perché si è vinto. In realtà anche contro i Seamen abbiamo fatto degli errori, e quindi abbiamo dovuto guardare le immagini per vedere dove abbiamo sbagliato. Sicuramente i Panthers si sono rinforzati parecchio, e non solo con l’arrivo di Martinek. Il loro attacco, rinforzatosi, darà non pochi problemi alla nostra difesa, e noi dovremmo essere molto preparati e disciplinati.
Ci siamo resi conto, dopo la sconfitta dell’andata, di essere una squadra: non tanto di essere bravi o forti, ma di essere una squadra al completo, di poter giocarcela con tutti. Quando riesci a fare una buona partita contro i Panthers Parma che, nonostante la presenza di un solo americano, sono riusciti a dominare in questo campionato contro squadre con cui noi all’inizio avevamo faticato un po’, questo testimonia il duro lavoro fatto fino a quel momento. Il duro lavoro ha pagato, abbiamo acquisito la consapevolezza di essere una squadra, e da lì è iniziata la nostra striscia positiva, che spero continui.