La vittoria nel derby di Sabato scorso è stata solo l’ultima soddisfazione di una stagione, il 2015 dei Rhinos, finora piena di gioie. Ma se sono tanti i motivi per cui la squadra ha avuto modo di festeggiare, c’è spazio anche per la celebrazione di alcuni record personali. Su tutti quelli di Gabriele Arioli, uno dei Wide Receiver più forti del campionato, e dal 2010 uomo di punta dei ricevitori neroarancio. Gabriele, in questo campionato, ha dapprima superato le 2000 yard totali ricevute in carriera (adesso ne ha 2124, secondo nella classifica all time di franchigia) e poi è diventato il leader di tutti i tempi dei Rhinos come numero di ricezioni in carriera. Con la partita di sabato i passaggi da lui ricevuti sono 144 (in 9 anni), uno in più del precedente record, detenuto da Walter Natali, uno dei più grandi talenti che i neroarancio hanno visto indossare la propria maglia. Noi, ovviamente, non potevamo non intervistarlo e fargli i complimenti.
Ciao Gabriele, e congratulazioni per i tuoi record, che testimoniano una grande carriera in neroarancio. Cosa pensi del tuo posto nella storia dei Rhinos?
Sono contentissimo di aver raggiunto questi traguardi, che sono bellissimi. Spero di riuscire ad arrivare al primo posto anche come numero di yard ricevute, ne mancano poco più di 500, in un paio di stagioni ci si può arrivare, anche se le statistiche mostrano che sto invecchiando, si vede un po’ il calo…
A parte tutto, comunque, spero di fare un buon risultato, ma le statistiche sono solo una questione di numeri, che sono importanti ma fino a un certo punto. L’importante non sono i traguardi personali, ma è il traguardo che dobbiamo raggiungere quest’anno con la squadra, che è arrivare più avanti possibile. Abbiamo già fatto qualcosa di buono qualificandoci ai playoff, poi si sa, la postseason è fatta di partite secche e può succedere di tutto.
291 yard quest’anno, fino ad oggi, ricevendo quasi sempre passaggi di Pryor. Come ti trovi con T.J. in cabina di regia?
Credo che sia sotto gli occhi di tutti che T.J. è un ottimo giocatore. Molto intelligente, non rischia molto, ha la possibilità di correre quando vede che noi ricevitori siamo chiusi, è anche un’ottima persona e un leader per il gruppo. Sicuramente è stato un acquisto ottimo per il nostro attacco.
Credi che questa squadra possa andare molto in alto?
Ci credo assolutamente, e i risultati mi danno ragione. Dopo aver perso dei giocatori e aver avuto una stagione difficile l’anno scorso, la squadra si è ringiovanita moltissimo e il campo ci ha dimostrato che quella è stata la strada giusta: creare un ottimo gruppo di giocatori giovani che possono integrarsi, e si sono integrati, benissimo con noi “vecchi”.
Coach Trabattoni ha avuto modo di sottolineare la tua leadership in campo sui giocatori più giovani. Credi che sia stato proprio questo mix tra veterani e giovani a permettere alla squadra di crescere così tanto dall’anno scorso a quest’anno?
Intanto ringrazio il coach, che tende a sopravvalutare le mie doti, però sono assolutamente convinto che i giovani abbiano impostato il loro lavoro con la squadra in modo da prendere a riferimento le persone giuste e cercare di migliorare senza voler emergere prima del tempo. Stanno facendo un sacco di progressi e sono assolutamente contento di come i ragazzi stiano crescendo all’interno dei Rhinos.
E il futuro sembra ancora più roseo, considerando i risultati dei ragazzi del flag football e dell’Under-16 Campione d’Italia.
Assolutamente sì. Questi ragazzi nei prossimi anni avranno la possibilità, crescendo, di giocarsi l’Under-19 e poi, come è già successo con Samir El Negro, anche di giocare in prima squadra, che è una cosa che fa sicuramente piacere a loro, ma anche a noi: crescere dei giocatori che fin da giovani hanno la possibilità di far parte della prima squadra vuol dire dare loro un’esperienza grandissima, che magari in altre squadre non ci sarebbe.