Rhinos Milano 7 – 21 Giants Bolzano

rhinosgiants2Sfuma all’ultima giornata il sogno playoff dei Sampla Belting Rhinos Milano. In quello che era un vero e proprio spareggio per l’accesso alla postseason, a spuntarla in casa dei neroarancio sono i Giants Bolzano, che con un record di 3 vittorie e 5 sconfitte agguantano il terzo posto nel girone e allungano il loro campionato almeno di un altro match. Finisce quindi il 2013 dei neroarancio. La sensazione è che questa squadra avesse meritato, per quanto fatto vedere a tratti sul campo, qualcosa di più del quarto posto nel girone, ma che la troppa incostanza abbia impedito al gruppo di esprimere tutte le proprie potenzialità.

Ma andiamo alla partita. Una partita in cui tutte le segnature sono concentrate nel primo tempo, e gli ultimi 24 minuti sono stati caratterizzati dal tentativo dei Rhinos di riprendere in mano il risultato, tentativo risultato purtroppo vano. E pensare che l’inizio di questo match deponeva decisamente a favore dei neroarancio: Cerbone ricopre il fumble di Cristiano (provocato da Bedrush) sul kickoff iniziale, e i Rhinos sono subito in posizione pericolosa per sbloccare il risultato. Tuttavia le loro velleità si spengono a una yard dalla end zone, dove sul quarto tentativo la difesa bolzanina riesce a fermare la corsa di AJ Storms e ottenere un turnover on downs. Un cambio di possesso che dona inerzia e forza morale all’attacco dei Giants, che infatti non perde tempo a sfruttare questo loro primo drive, portando palla per tutto il campo (protagonista assoluto Germany), e mettendo a segno i primi punti della partita con una corsa di 2 yard di Henry Harris, trasformata per il 7-0. Marwan Bedrush, che era stato protagonista in positivo sul primo kick-off della partita, diventa protagonista negativo nel secondo: questa volta è lui che, cercando di ritornare il pallone, commette un fumble che, recuperato da Arioldi, dona agli altoatesini una grossa chance di aumentare il loro distacco dai Rhinos a due segnature.

E questo puntualmente succede, a pochi minuti dall’inizio del secondo periodo. E’ ancora una corsa dalle 2 yard di Henry Harris, ancora trasformata, a stabilire una distanza di 14 punti tra i due team, distanza che non verrà mai colmata dalla squadra di casa. Il match dei Rhinos, già in salita dopo questi due TD, lo diventa ancora di più quando i neroarancio subiscono il primo importante infortunio della gara: AJ Storms, il giocatore americano che in questo campionato aveva dimostrato la maggiore costanza, subisce un duro colpo al ginocchio in seguito a un placcaggio di Germany all’interno della red zone avversaria. Sarà costretto ad abbandonare il campo portato a spalla dai suoi compagni, e ovviamente dovrà guardare il resto del match dalla sideline. Poche azioni dopo i Rhinos accorciano le distanze con il passaggio da 11 Yard di Forcier, al suo ritorno dopo tre match di stop, per Giacomo Bonanno in end zone. Questo tuttavia non basta: la perdita di Storms si sente non tanto in attacco, dove Binda, al quale vengono affidate tutte le azioni di corsa, mette a segno un’altra ottima prestazione dimostrandosi una delle poche note positive di questo match per i Rhinos, ma più che altro in difesa. E i Giants ne approfittano, riallungando le distanze nel drive immediatamente seguente, chiuso da una QB Sneak da 1 yd di Chris Owens, anche questa trasformata. Questa sarà l’ultima segnatura del match. Un intercetto di Germany, grande mattatore del match insieme a Harris, su un passaggio in end zone di Chris Forcier vanifica le chance dei Rhinos di riaprire il tutto prima dell’half time.

Nel secondo tempo non ci sono segnature: i Giants provano a controllare il cronometro con le corse, ma la difesa dei Rhinos è molto attenta e non concede spazi, rovinando i piani dei bolzanini e dando altre possibilità alla offense. Ma i punti continuano a non arrivare: la protezione che la linea d’attacco concede a Forcier è davvero poca, e il QB, causa anche l’infortunio che ha sofferto, non esce in scramble quanto vorrebbe, trovandosi spesso a subire brutti colpi. Difatti, nel terzo periodo, arriva il momento in cui anche lui non ce la fa ed è costretto ad uscire dal campo. Passa in cabina di regia al suo posto Chauncey Calhoun, e con lui i Rhinos, a meno di 5 minuti dalla fine del match, arrivano di nuovo a rendersi pericolosi. Ma ancora poca protezione, ancora un duro colpo, ed esce zoppicando anche Calhoun. A nulla valgono i tentativi dell’attacco, ora guidato da Giovanni Silva, di riprendere le redini del match. Dopo il secondo intercetto di Germany i Giants possono inginocchiarsi, proiettandosi verso i playoff.

Tanta amarezza alla fine di questo match per i Rhinos, che sembrano a un occhio esterno aver mollato un po’, dopo aver subito l’infortunio di Storms, ma anche tanto credito agli avversari e consapevolezza di aver perso contro un’ottima squadra, che sicuramente avrà modo di dire la sua in questi prossimi playoff.  Ma la delusione del momento si trasforma da subito in voglia di migliorare: i Rhinos stanno già lavorando per la prossima stagione, in modo da ritornare, già nel 2014, ai livelli di football cui sono abituati e dare soddisfazioni al meraviglioso pubblico che li ha supportati durante tutto questo difficile campionato.

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