E' Luca Molina nuovo HC dell'U18

Sarà Luca Molina, ex Head Coach U21 e Arena dei Daemons Martesana, il nuovo Capo Allenatore della formazione U18 dei Rhinos. Si affianca a Sergio Angona spostato nel ruolo di capo allenatore della U21.
Riparte da questi due nomi il settore giovanile dei Rhinos. Luca ha maturato una decennale esperienza da allenatore iniziando già nel 1992 con gli Hammers Cantù. Due stagioni rispettivamente con Blackhawks Cernusco e Lions Bergamo per poi allenare i Rhinos per una sola stagione. Dopo una pausa lontana dal football, è tornato nel 2010 con i Daemons Martesana con cui ha seguito nelle ultime due stagioni: la prima formazione giovanile della franchigia di Cernusco e la seconda squadra (Arena).

Benvenuto, anzi bentornato, ai Rhinos. Cosa ne pensa di questo suo nuovo incarico?
Grazie del bentornato, sono molto contento, nonostante la mia lontananza dal football per 11 anni, nel giro di un paio di stagioni ho potuto riprendere e togliermi la ruggine e di questo devo ringraziare della fiducia il mio ex team che ha creduto in me. Ma oggi parliamo di presente e futuro, penso che questo incarico sia molto importante, perchè una giovanile è il futuro di un team e quindi ha un’importanza notevole nella costante linfa di giocatori da crescere e valorizzare. Sicuramente devo ringraziare la dirigenza Rhinos che mi ha permesso di salire a bordo e potermi così innestare in una realtà che ho già vissuto in passato e che ho scoperto porta ancora oggi ricordi positivi di quell’annata. Penso che il lavoro da fare sarà piacevole, sono stato accolto molto bene da tutti e vivo la nuova sfida con un sorriso sulle labbra e la voglia di fare gran bene il mio compito.  Alcuni dei giocatori che avrò a roster li ho apprezzati l’anno scorso avendoci giocato contro e quindi le basi per crescere e migliorarsi sono più che concrete, non vedo l’ora di riscoprirli e creare affiatamento con loro per goderci una stagione emozionante.  

Dopo l’esperienza ai Daemons, si sta per imbarcare in una nuova avventura con le giovanili. Quanto è alta, quindi, la voglia di far bene e aiutare i futuri Rhinos a crescere, nel football come nella vita?
Come dicevo prima, la voglia è tanta e l’esperienza passata ha aumentato la mia convinzione che oggi posso essere un buon coach di giovanili che sa costruire uomini prima che atleti, trasmettendo valori concreti e sapendo stare al loro fianco sempre, una presenza che diventa leadeship non imposta ma generata dalla conoscenza reciproca. Sono certo che come avrò modo di apprezzarli come giocatori, loro apprezzeranno me per la disponibilità e comprensione, non voglio essere un sergente di ferro, ma un impronta da seguire volontariamente. Credo fermamente che un team di football americano abbia la sua forza nel gruppo, nella fratellanza tra giocatori e sulla loro grande spinta ad aiutarsi nelle difficoltà e nelle gioie, un gruppo di giovani atleti che ha ben chiaro che i singoli sono zero, il gruppo è la forza che porta alle soddisfazioni in campo e nella vita.

Cosa si aspetta di trovare?
Mi aspetto disponibilità e voglia di crescere, il resto lo faremo insieme, con il gruppo esistente e qualche nuovo innesto che ogni anno approda al football avvieremo un programma mirato a costruire giocatori pronti per la prima squadra.

Allenando le giovanili, Lei ha già vinto dei titoli con i Lions negli anni 90. Qual è l’aspetto più complesso lavorando con i giovani?
La fiducia sicuramente, è importante che il team tutto creda in te, sia disposto a farsi guidare e deve essere certo che sei al loro fianco sempre. Quindi non ci sono storielle da raccontare, un giovane atleta vuole verità e limpidezza, ed è giusto offrirgliela insieme alla conferma che è parte di un team, che ha un coaching staff che è pronto a schierarsi dalla sua parte sempre.

Dicevamo per Lei ritorno ai Rhinos, qual’è il ricordo più emozionante di quel periodo?
Fu una delle mie primissime esperienze da Head Coach, e l’affrontai con tanta voglia di fare, di trasmettere il mio “football pensiero”, arrivavo da eccellenti esperienze dove ho potuto aiutare HC di grande capacità ed ho cercato di cogliere il meglio da tutti con umiltà, in realtà il ricordo è molto vivo, oggi in prima squadra Rhinos ci sono titolari che quell’anno si avvicinarono al football ed è per me un grande piacere vederli oggi giocatori affermati. Ecco, credo che il mio ricordo più bello sia proprio rivederli e ritrovare la stima che avevano per me, immutata nonostante gli anni passati.

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