Butler e la nuova stagione

Per il terzo anno consecutivo Jason Butler vestirà la maglia dei Kobra Rhinos Milano. Ad oggi il folletto da Wagner College è il “top scorer” di tutti i tempi dei Rhinos Milano, con 270 punti segnati ha superato Williams, storico runningback dei Rhinos nel biennio ’88-’89 che si era fermato a quota 260.
Prossimi record a portata di mano sono il titolo di miglior runningback di sempre (gli mancano meno di 300 yard per superare il solito Wiliams) e miglior atleta “all purpose” anche in questo caso meno di 300 yard da Walter Natali, vero idolo dei Rhinos.

Cosa è mancato l’anno scorso per arrivare ai play off?
Penso che siano mancate alcune importanti giocate da parte del nostro attacco. Avevamo i giusti giocatori, ma abbiamo sprecato alcune occasioni. La più importante è stata certamente quella a Bolzano contro i Giants, mi ero liberato e mi rimaneva solo un difensore da superare per segnare e passare in vantaggio. Ero riuscito a liberarmi ma non ho tenuto la palla ben stretta con la giusta concentrazione, e il difensore è riuscito a strapparmi la palla di mano. Fortunatamente l’abbiamo recuperata, ma non siamo più stati in grado di segnare”.

Pensi che gli avversari ti conoscano e siano più attenti quando ti devono affrontare?
Durante il mio primo anno in Italia nessuno si aspettava niente da me o dai Rhinos. Abbiamo sorpreso tutti con una buona squadra e un buon gioco di corsa inaspettato. Nel secondo anno invece, non eravamo più la sorpresa per nessuno. I nostri avversari conoscevano il nostro gioco. Questo è il motivo per cui non è stato facile ripetere gli stessi numeri dell’anno prima.

Pensi che coach Harris possa trasformare la squadra?
Sì! Ha già dato la sua impronta migliorando l’attitudine e l’etica durante gli allenamenti. Si aspetta che i giocatori imparino da soli e non vuole imboccarli. Alcuni miei compagni giocano da anni ormai. Abbiamo un programma di allenamento molto serrato, senza perdite di tempo grazie al lavoro del nuovo capo allenatore D’Ambrosio; quindi, non c’è nemmeno il tempo per parlare con i compagni , si lavora sodo sugli assegnamenti. Coach Harris dice che impareremo al volo le cose e le stiamo imparando davvero velocemente!

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
Mi aspetto molto da tutti noi; in particolare dal nostro attacco e poi dalla nostra difesa.La nostra Difesa è stata sempre solida, sin da quando sono arrivato in squadra. Questo deve essere l’anno in cui tutto l’attacco deve far parlare di se negli spogliatoi. Non dirò molto altro, per non avvantaggiare gli avversari, tutti scopriranno i nostri miglioramenti quando ci incontreranno.

Questa è la terza stagione in Italia, quail sono le tue considerazioni? Pensi che la squadra sia migliorata?
Ritengo la lealtà una cosa molto seria. Amo la città e i giocatori e voglio esserci quando i Rhinos passerranno da essere un buon team ad essere un ottimo team. Penso che la squadra sia davevro migliorata, ma solo il tempo dirà quanto. Sembra che i giocatori siano contenti di venire agli allenamenti e lavorare sodo, quindi non credo ci vorrà molto a vedere i risultati di questo entusiasmo.

Ti piace l’Italia? In 3 anni avrai fatto molte amicizie?
L’Italia è un posto fantastic da visitare. Mi piace talmente tanto che non me ne voglio più andare. Ho stretto molte amicizie in questi anni. Inoltre, tutti I miei compagni di squadra mi trattano come se fossi parte della loro famiglia: più di una volta sono stato invitato a casa loro per pranzi o cene. E’ una bella sensazione, è come stare a casa.

Cosa provi quando sei su un campo da football?
Sento una sensazione forte di dover provare qualcosa a me stesso  ogni volta che metto piede in campo. So che gli avversari vogliono fermarmi e batterci. Odio perdere! Per me è una sfida personale quella di non permettere a nessuno di fermarmi e di batterci.

Qual è il tuo ricordo migliore di quando andavi al College?
Sicuramente durante il mio ultimo anno quando ho contribuito al raggiungimento di uno dei migliori risultati della mia scuola: il record di 7-4. Quell’anno, sono stat oil miglior runningback a livello nazionale e ho portato palla più di 300 volte senza mai fare fumble. Sono stato in grado di ottenere il titolo di Miglior Giocatore della mia Conference e della mia Squadra.

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