Gabriele Arioli, classe 1985, è stato uno dei grandi protagonisti in azzurro. Ricevitore che è cresciuto moltissimo in queste stagioni, aveva iniziato come runningback nei Falcons Milano, facendo i due campionati giovanili nei Rhinos, squadra dove poi si è accasato per la stagione di A2 di qualche anno fa.
Talento naturale, poliedrico e con grande sensibilità nel trattare la palla, ha avuto la sua migliore stagione di sempre quest’anno: 303 yard ricevute in stagione e ben 4 TD segnati. Grazie alla sua bravura e soprattutto ai suoi numeri il coaching staff della nazionale senior lo ha convocato per partecipare alle selezioni prima e al torneo “4 Helmets” appena conclusosi a Bologna.
Arioli è partito senza proclami, impegnandosi molto e lavorando duro, mai una parola di troppo. Questo gli ha permesso di conquistare la fiducia dei suoi allenatori prima e dei suoi compagni di squadra dopo, a partire dal bravissimo quarterback Monardi che lo ha cercato per ben 5 volte nell’amichevole contro il team USA a Vergiate (1 TD segnato per lui).
Al torneo “4 Helmets”, manifestazione internazionale ufficiale, Arioli ha tenuto alto i colori dei Rhinos (come hanno fatto tutti gli altri 4 convocati), giocando diverse azioni e soprattutto andando a segno nella finale del quadrangolare con due gran belle mete; di cui una ha permesso all’Italia di riportarsi in vantaggio prima del pareggio di Team USA sul finale. Purtroppo i suoi touchdown non sono bastati per vincere, ma tuttavia è stata una grande esperienza ed un grande risultato per un ragazzo che è cresciuto nel vivaio dei meneghini.
Un ulteriore conferma dell’ottimo lavoro svolto dal coaching staff dei Rhinos.