Intervista con coach Will

kreamerCoach Will Kreamer è l’offensive coordinator dei Kobra Rhinos Milano. Arriva da Tucson, Arizona. Ha giocato in Linea d’attacco vincendo un campionato statale all’High School e ha giocato nella University of Arizona. Quando ha smesso di giocare, ha allenato l’high school per 26 anni sia come assistente che come capo allenatore (disputando 4 finali statali, una vinta nel 1994).  Per due volte è stato votato come “Allenatore dell’anno” e di recente, è stato inserito nella “Hall of Fame” della sua scuola sia come giocatore che come allenatore. Lo abbiamo intervistato a metà stagione, approfittando del “bye week”:

Coach Kreamer, prima volta in italia?
No, mia moglie ed io siamo stati qui nel 2006.  Mia figlia viveva in Germania all’epoca e questo ci ha permesso di viaggiare in Europa. Inoltre, mio nonno materno era nato in italia, in Abruzzo, per questo  sono cresciuto con molta “cultura italiana” in casa.

Che cosa pensa dell’Italia?
Amo il paese, la cultura e la gente. Gli italiani sono persone calorose che amano la vita. La storia, l’arte, il cibo ed il vino rendono il tutto molto più interessante. Ho molti buoni amici qui e mia moglie ed io abbiamo viaggiato molto durante i week end senza partite o i giorni liberi.

La sua opinione sulla squadra?
I giocatori sono la parte migliore dell’Italia per me. Apprezzo molto il loro amore per il gioco. Lavorano duro,  sono divertenti da allenare e molto skillati.  I giocatori mi hanno riportato alla mente cosa amo del football americano. Gli avversari che affronti sul campo a fine partita diventano tuoi amici. La linea d’attacco in particolare ha un posto speciale nel mio cuore,  non hannoi riflettori dei giocatori di difesa o dei running backs o dei wide receivers, loro giocano per amore del gioco e non hanno bisogno di notorietà.

Perché ha scelto il Football Americano?
Il football americano è lo sport  di squadra per antonomasia. No c’è altro sport in cui la fiducia reciproca è così alta e dove i giocatori si “leghino” l’un l’altro. Il football è uno sport di “violenza controllata” e mette in evidenza l’istinto naturale in ogni giocatore, in maniera divertente e costruttiva. Il contatto e il senso di appartenenza è quello che amo di più in questo sport

Qual è il suo modello come allenatore? La persona a cui si ispira?
Il mio modello di allenatore è sempre stato il mio coach alla high school: Ollie Mayfield. Una splendida persona che sapeva creare relazioni tra i giocatore e motivarli. Era la cosa più importante per un coach. Ha sempre dato il suo meglio in sideline agendo con classe sempre. Per me è stato come un secondo padre.

Chi è Will Kreamer fuori dal Gridiron?
Ho molti interessi oltre al football. Penso che uno dei segreti per vivere bene sia bilanciare la tua vita. Io l’ho fatto con la famiglia (ho una moglie e 3 figli), la mia fede, il football e i miei interessi che vanno dal golf alla lettura, alla pesca d’altura, al lavorare all’aria aperta. Amo anche viaggiare, conoscere nuovi posti.

Rhinos-Lions 32-14: una grande partita, come ha visto la squadra?
Questa è stata una vittoria importantissima per i Kobra Rhinos Milano. Non vincevamo con Bergamo dal 1994. Lo scorso weekend a Bologna abbiamo abbattuto un altro tabù, era infatti dal 1982 che non si vinceva in casa dei Warriors. Penso che la squadra sia migliorata in parecchi reparti e affronteremo le prossime 4 partite sull’onda di un ottimo “momentum”.  Se continueremo a migliorare e essere uniti come squadra potremo andare lontano.

1. Prima volta in italia?

No, mia moglie ed io siamo stati qui nel 2006. Mia figlia viveva in Germania allora e questo ci ha permesso di viaggiare in Europa. Inoltre, mio nonno materno era nato in italia, in Abruzzo, per questo sono cresciuto con molta “cultura italiana” in casa.

2. Che pensa dell’Italia?

Amo il paese, la cultura e la gente. Gli italiani sono persone calorose che amino la vita. La storia l’arte il cibo e il vino rendono il tutto molto più interessante. Ho molti buoni amici qui e Mia moglie ed io abbiamo viaggiato molto durante i week end senza partite o i giorni liberi.

3. Che pensa della squadra?

I giocatori sono la parte migliore dell’italia per me. Amo il loro mondo e il loro amore per il gioco. Lavorano duro, sono divertenti da allenare e molto skillati. I giocatori mi hanno riportato alla mente cosa amo del football americano. Gli avversari che affronti sul campo a fine partita diventano tuoi amici. La linea d’attacco in particolare ha un posto speciale nel mio cuore, non hanno la pubblicità del giocatori di difesa o dei running backs o dei wide receivers, loro giocano per amore del gioco e non hanno bisogno di notorietà.

4. Perché il Football Americano?

Il football americano è lo sport di squadra per antonomasia. No c’è altro sport in cui la fiducia reciproca è così alta e dove i giocatori si “leghino” l’un l’altro. Il football è uno sport di “violenza controllata” e mette in evidenza l’istinto naturale in ogni giocatore, in maniera divertente e costruttiva. Il contatto e il senso di appartenenza è quello che amo di più in questo sport

5. Who would I not like to face again?

Quale giocatore non vorrebbe mai rincontrare? E chi è il suo Modello?

Nessun dubbio: quando giocavo centro a Western Arizona College ho giocato nella finale nazionale contro un NoseGuard, All State, da Ft. Scott Kansas, Cliff Frazier. Successivamente andò a UCLA, diventando un All American anche lì e successivamente in NFL nei Kansas City Chiefs e altri team. Successivamente è anche diventato un attore ad Hollywood. Era 195 cm x 125 kg, ma molto rapido. Ho avuto il mio bel da fare tutto il giorno, ma abbiamo vinto la partita!

Il mio modello di allenatore è sempre stato il mio coach alla high school: Ollie Mayfield. Una splendida persona che sapeva che creare relazioni tra i giocatore e motivarli era la cosa più importante per un coach. Ha sempre dato il suo meglio in sideline agendo con classe sempre. Per me è stato come un secondo padre.

6. Chi è Will Kreamer fuori dal Gridiron?

Ho molti interessi oltra al football. Penso che uno dei segreti per vivere bene sia bilanciare la tua vita. Io l’ho fatto con la familia (ho una moglie, Sandy e 3 figli), la mia fede, il football e i miei interessi che vanno dal golf alla lettura alla pesca d’altura al lavorare all’aria aperta. Amo anche viaggiare conoscere nuovi posti.

7. Rhinos-Lions 32-14: Una grande partita, come ha visto la squadra?

Questa è stata una vittoria importantissima per I Kobra Rhinos Milano. Non vincevamo con Bergamo dal 1994. Lo scorso weekend a Bologna abbiam abbattuto un altro tabù, era infatti dal 1982 che non si vinceva in casa dei Warriors. Penso che la squadra sia migliorata in parecchi reparti e affronteremo le prossime 4 partite sull’onda di un ottimo “momentum”. Se continueremo a migliorare e essere uniti come squadra potremmo raggiungere il Superbowl IFL, il 26 di giugno.

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