Lino Benezzoli, storico quarterback dei primi Rhinos, entra per la seconda volta nella Hall of Fame del football italiano, dopo essere stato uno dei primi 5 nominati nel 2006, insieme a Giovanni “Gionni” Colombo, storico presidente dei Rhinos anni ’80, Bruno Beneck, Mauro Dho e Pier Paolo Gallivanone.
La Hall of Fame venne poi chiusa due anni dopo, ma è tornata alla luce grazie a FIDAF che nel 2017 ha deciso di istituire nuovamente questa “sala degli onori” per coloro (giocatore, allenatore, dirigente o arbitro) che abbiano significativamente contribuito allo sviluppo del football americano in Italia.
Il quarterback del “triplete” (i tre Super Bowl Italiani conquistati dai Rhinos tra il 1981 e il 1983), nonché quarterback della nazionale italiana campione d’Europa 1983, viene nominato dalla FIDAF Hall of Fame insieme a Giorgio Costa e Marco Mutti.
Benezzoli nel triennio d’oro dei Rhinos fu il “metronomo” di una squadra pressoché infallibile (con un record di 33 vittorie su 34 partite e due perfect season), che culminò con l’hail mary pass per Gianluca Gerosa nel Super Bowl Italiano del 1983 quando a pochi secondi dal termine i Warrios Bologna, in vantaggio per 14-13, vennero superati e battuti 20-14 portando ai rinoceronti il terzo titolo consecutivo.
Leader silenzioso, dotato di grande carisma e di un’attitudine “amichevole”, si è guadagnato l’affetto di tutto il team che lo ha sempre supportato, fino alla fine, quando un brutto infortunio al ginocchio lo ha costretto ad appendere il casco al chiodo… troppo presto.
L’infortunio non gli ha però impedito di diventare un allenatore e “divulgatore” del football in tutto il nord Italia, dove ha insegnato il football americano ai ragazzi che cominciavano ad avvicinarsi a questo sport, dagli Squali Genova ai St. George Knight Alessandria e in tante altre squadre del nord ovest.
Negli anni ’90 molti lo ricorderanno anche per le telecronache della partite NFL su Tele+ insieme a Flavio Tranquillo, in un’epoca in cui il football iniziava a entrare con più continuità nelle case degli italiani.
Congratulazioni Lino!
Photo courtesy: Giulio Busi e Oldrhinos.it