Alessandro Vergani

Alessandro Vergani, un rinoceronte crucco

Alessandro VerganiCiao Ale, benvenuto su Rhinos.it. Come vedi la stagione 2018 dei Rhinos?

Ciao a tutti i Rhinos. Sicuramente è un campionato molto diverso rispetto a quello affrontato l’anno scorso, ci sono un sacco di giovani che hanno tanta voglia di giocare e di fare bene. Un po’ di loro li ho conosciuti quando sono tornato per vedere il derby, sono rimasto molto soddisfatto dal loro atteggiamento.

Ovviamente partire 0-3 non è la cosa più bella del mondo, però la squadra sta capendo il proprio potenziale e sono sicuro che Cerbo, Gabo e Checco sapranno guidare i “Rookie” durante il resto del campionato.

Insomma, la squadra c’è e non bisogna sottovalutare i giovani ed affamati Rhinos.

Parlaci un po’ della tua avventura da Unicorns: Quali sono le principali differenze tra football americano tedesco e italiano?

I miei compagni che sono stati sotto la guida di coach Ault, che si ricordano i ritmi serrati degli allenamenti quando dovevi correre da una parte dall’altra del campo per fare indy per poi ritornare in hudl e fare A&A per poi ritornare di nuovo a fare indy per poi ritornare a fare A&A, ecco forse loro potranno capire…qui gli allenamenti sono moooolto più soft rispetto ad allora. Questo non vuol dire che non ci si alleni duramente.

La prima differenza è nel regolamento. Qui in Germania si può giocare con due Import americani in attacco e due in difesa, ma la vera svolta la fanno i giocatori Europei logicamente il campionato tedesco attrae un maggior numero di “giocatori forti” europei che aumentano il livello del gioco.

La seconda differenza che ho notato è la tecnica dei giocatori in qualsiasi reparto e la velocità di esecuzione. All’inizio ho fatto un po’ fatica a trovare il ritmo, però dopo 4 mesi di allenamenti penso di aver trovato il feeling giusto con i ragazzi della OL.

Un’altra grande differenza sono i settori giovanili, già dalle squadre U16 i ragazzini giocano football a 11 quindi quando arrivano in prima squadra hanno già 3/4 anni di esperienza alle spalle. Poi qui a Schwäbisch-Hall sono fortunati, le istituzioni hanno ripagato i risultati ottenuti dalla squadra fornendo un bellissimo stadio, che durante le partite viene completamente riempito dai cittadini, ed un fighissimo campo di allenamento ad uso solo della squadra.

Diciamo che il nostro movimento non è così distante da quello delle top 3 europee (Germania, Austria e Francia), sfortunatamente la nostra nazionale ha perso (non per colpa nostra questa volta) la possibilità di giocare contro di loro la prossima estate.

Parlaci un po’ della tua avventura tedesca anche “off Field”… Da grand Gourmet quale sei, parlaci della Germania “gastronomica”

Essendo qui solo da gennaio non ho ancora avuto la possibilità di provare tutte le prelibatezze della cucina tedesca, posso dire che “ein Schnitzel mit Kartoffelsalat und ein Weißbier” è la mia frase preferita al ristorante.

Grazie Ale, in bocca al lupo.

credit: la foto dell’articolo è di Dario Fumagalli

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