Alla scoperta di…coach Andrea Vecchi!

Il 2016 è alle spalle e tra qualche mese inizieremo a scoprire la stagione 2017 tra campionato e ECL, intanto andiamo a scoprire i membri del coaching-staff Rhinos Milano partendo dal braccio destro di coach Chris Ault nonché il direttore d’orchestra della super Lina Offensiva nero-arancio, coach Andrea Vecchi!

È uno dei coach più apprezzati da Ault: da dove nasce questa intesa?
AV: Penso che il fattore principale sia stato quello che avendo giocato in passato parte del suo sistema mi ha avvantaggiato nell’apprendimento di ciò che lui voleva. Probabilmente il lavoro sul campo e lo sviluppo che ha avuto durante la passata stagione la linea di attacco e il running game, hanno fatto si che la nostra intesa arrivasse a livelli ottimi, soprattutto grazie alla fiducia che ho avuto da coach Ault nel lavoro svolto. Intesa che ha trovato uno dei sui apici lo scorso ottobre quando mi ha chiamato e detto che mi nominava Offensive coordinator per la stagione 2017.

Chiederle di illustrarci la sua carriera necessiterebbe di 4 pagine, scegli 5 esperienze che reputi TOP nella sua vita sportiva e parlacene?
AV: Esperienze ce ne sono tante le top 5, il Superbowl con i Phoenix nel 1991, i 4 Superbowl con i Frogs Legnano (2 vinti 2 persi). Giocare in Nazionale ed allenare per la Nazionale Junior e quella Senior con Brock Olivo. Essere convocato nel coaching staff del World Team a Austin (Texas) per la partita contro il team USA. Vincere il Superbowl da coach con i Rhinos a fianco di una stella del football americano.

Ha plasmato una linea di attacco che è il cuore della offense milanese, chi l’ha sorpreso di più e quali saranno i prossimi diamanti che scoverai in questo reparto?
AV: Nella scorsa stagione tutti hanno dato il massimo, dal primo all’ultimo non si sono risparmiati, chi mi ha sorpreso di più è stato Todisco, probabilmente è quello che è cresciuto più di tutti, per il futuro mi viene facile da dire Bersanetti e Sandonati, due ragazzi giovani e con un ampio margine di crescita.

Avrà a disposizione praticamente la OL della nazionale: gente che si allena da sola o cavalli di razza che hanno bisogno di sentire chi comanda?
AV: Ci sono correnti di pensiero diverse, ce chi dice che i giocatori forti si allenano da soli ce chi dice no, a me piace la frase che per guidare una Ferrari da F.1 non basta la patente.

Sogno nel cassetto?
AV: sogno nel cassetto, un’altra secchiata d’acqua e un selfie con Ault a Luglio…magari due

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
Email