Rhinos Talk: Rinaldo Franchi

Domani all’Arena Civica di Milano andrà in scena il Derby di ritorno (CLICCA QUI per la preview) tra Rhinos e Seamen e come sempre andiamo a sentire le parole dei protagonisti, ai nostri microfoni questa volta il veterano uomo di linea ed ex di giornata Rinaldo Franchi.

Come i Rhinos hanno vissuto questa BYE Week tra i due derby e se è arrivata al momento giusto?
RF: L’abbiamo vissuto molto serenamente comunque rimanendo concentrati sul derby, in attesa di questa sfida sicuramente la Bye Week aiuta a recuperare forze ed infortunati quindi il momento è azzeccato, in qualsiasi caso la Bye Week è sempre un buon periodo sopratutto in mezzo alla stagione.

Spesso vediamo i Rhinos eseguire per più volte lo stesso schema, possiamo dire che le ricerca della giocata perfetta sia il mantra che coach Ault ha voluto installarvi?
RF: Sicuramente il nostro Coach cerca nella partita la giocata che funziona di più e la replica più volte anche consecutivamente sfruttando il gioco no-huddle per evitare che la difesa abbia il tempo di aggiustarsi. Quindi si diciamo che è il suo mantra, ma quello che ci installa è trasferisce e quello di essere sempre pronti ad ogni situazione ed a eseguire i suoi schemi in maniera perfetta!

TJ Pryoe è uno dei QB che ha subito meno sack durante questa prima parte di stagione, oltre alla sua mobilità molto merito va alla linea, com’è giocare/lavorare con un QB poliedrico come lui?
RF: TJ è un grande, trasferisce molta serenità e se si sbaglia ti è vicino e ti incita a eseguire bene, questo suo modo di porsi oltre ovviamente alle sue capacità atletiche fanno sì che il lavoro insieme porti ai risultati che finora abbiamo ottenuto

Se prima i Rhinos venivano visti come una una squadra pericolosa adesso hanno tutti gli occhi puntati addosso anche per via del record, come vivete questa situazione?
RF: Viviamo la situazione partita per partita mantenendoci concentrati sull’obbiettivo che rimane quello dell’Italian Bowl, sicuramente il peso di mantenere il record non è indifferente anche perché gli avversari si preparano sempre di più contro di noi e arrivano in campo più decisi che mai a sconfiggere.

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