Conosci i nuovi Rhinos: Francesco Fanti e Alessandro Vergani

Due amici, due compagni di nazionale e di linea d’attacco, due ottimi giocatori che arrivano da Parma per rafforzare l’attacco dei Rhinos Milano in vista di una stagione 2015 da protagonisti. Parliamo di Alessandro Vergani e Francesco Fanti, rispettivamente tackle e guardia destri nell’offensive line neroarancio e in quella del Blue Team, in cui hanno anche giocato gli Europei del 2013. Li abbiamo intervistati, alla vigilia dell’Opening Day dell’IFL 2015, per farli conoscere al loro nuovo pubblico.

Ciao Francesco e Alessandro. Presentatevi ai tifosi e dicci cosa ti ha portato a scegliere Milano e i Rhinos.

F: Mi chiamo Francesco Fanti, ho 32 anni e vengo dai Panthers Parma, nei quali ho militato l’anno scorso, dopo quattro anni ai Warriors Bologna. Sono arrivato ai Rhinos dopo che, per lavoro, mi sono trasferito a Bruxelles, e sono stato contattato dal presidente dei Rhinos, Alessio D’Ascenzo, anche lui in Belgio. Mi ha raccontato davanti a una birra il progetto dei Rhinos e questo progetto ha attirato il mio interesse.

A: Mi chiamo Alessandro Vergani, gioco tackle destro, e anch’io arrivo a Milano dopo aver giocato l’anno scorso nei Panthers. Io e Francesco giochiamo insieme sia in nazionale che nelle squadre di club da tre anni. Dopo essere cresciuto nei Daemons Martesana, ottima scuola di football, come defensive tackle, sono passato in linea d’attacco, e il periodo trascorso a Parma per me costituisce un’esperienza importante, che mi ha formato dal punto di vista tecnico.  Nello scegliere i Rhinos sono stato spinto dalla voglia di ritornare a Milano, e tornando qui sentivo che il mio posto sarebbe dovuto essere in questa squadra. Anche perché non mi sarebbe piaciuto andare nella squadra che l’anno scorso mi ha sconfitto al Super Bowl! (ride) E’ bello, inoltre, tornare a lavorare con tanti ragazzi che conosco sin da quando ero, footballisticamente parlando, giovane.

I Rhinos ripartono da una struttura molto giovane, con l’aggiunta degli americani e di una serie di nuovi acquisti nel reparto della linea d’attacco, tra i quali voi siete i principali. Come vi trovate con i compagni di linea e a che punto pensate che sia la vostra preparazione in vista della stagione?

F: Sicuramente il fatto che insieme a me ai Rhinos sia arrivato anche Alessandro Vergani mi ha facilitato la vita. Io e Alessandro ci conosciamo da anni, e abbiamo giocato insieme sia l’anno scorso a Parma che in Nazionale. C’è un’ottima intesa tra di noi e sul lato destro siamo una bella coppia capace di fare molto bene per la squadra. Molti degli altri ragazzi sono giovani, con coach Bommarito stiamo lavorando molto sui fondamentali e sulle letture, gli adeguamenti alle difese che ci troviamo di fronte. Sicuramente c’è ancora da lavorare, e ci sarà da lavorare per tutta la stagione, visto che in linea d’attacco non si improvvisa mai nulla, però c’è molto talento e quindi larghi margini di miglioramento.

A: Vedo tantissima voglia nei ragazzi di farsi vedere e di mettersi in mostra. Questo a me piace un sacco perché significa che c’è impegno da parte di tutti. E poi con Francesco vogliamo alzare sempre più il livello degli allenamenti, anche con l’aiuto di Coach Bommarito che ci segue in maniera eccellente, per migliorare ed essere tecnicamente ottimi per ottenere buoni risultati.

 

Francesco ha pocanzi parlato di lettura delle difese. Coach Trabattoni ha sottolineato la bravura del nuovo arrivato T.J. Pryor proprio in questa fase del gioco. Concordate con lui?

F: Senza dubbio.  T.J. è un quarterback molto intelligente e molto capace di adattarsi alle situazioni che si trova di fronte. Si è visto sin dai primi scrimmage che non ha neanche problemi ad uscire dalla tasca e correre in momenti difficili o di maggior pressione, e sono inoltre convinto che con l’inizio del campionato cambierà marcia ed andrà ad una velocità ancora più alta.

A: Pryor è un QB fantastico, mi trovo molto bene con lui. Legge con una velocità incredibile le difese, scarica immediatamente, è in grado di correre e muoversi fuori dalla tasca, mi piace.

 

Quanto è importante nella costruzione del vostro reparto l’esperienza di coach Bommarito e cosa ne pensate del suo approccio basato sulla costruzione di una buona base di fondamentali?

F: L’esperienza di Coach Bommarito è fondamentale. La linea d’attacco è uno dei ruoli più difficili del football perché di fatto è il volante della squadra. Se la linea tiene e riesce a guidare l’attacco le cose cominciano a funzionare, diversamente si fa moltissima fatica. Bommarito ha un gran occhio e riesce a vedere tutti i particolari di ogni singola azione: è importante potere allenarsi con un coach di questo calibro.

A: Joe è un allenatore fantastico. Un coach americano ha un incredibile bagaglio di conoscenze, e Joe è bravissimo anche a comunicarcele e a farci migliorare con ogni allenamento. Per quanto riguarda l’approccio, io credo che, per diventare veramente forti, ci sia bisogno di avere un’ottima base: se si migliorano i fondamentali, la crescita può diventare esponenziale, e allora sarà difficile fermarsi.

Come vi sentite a tornare al Vigorelli dopo averci giocato da avversari e dopo gli Europei che avete disputato qui con il Blue Team nel 2013?

F: Considero il Vigorelli un po’ come una seconda casa. Questo stadio, nella sua versione rinnovata, è stato praticamente inaugurato da noi con gli Europei, e le esperienze che ho vissuto su questo campo con la Nazionale me lo fanno sentire un po’ come casa. Tornarci ed allenarmici con i Rhinos è sicuramente bello: anche solo fare allenamento in un campo del genere ti da tantissime emozioni.

A: Il Vigorelli è fantastico. In questo stadio si crea una atmosfera incredibile e io sono molto legato ad esso per via di un bellissimo ricordo. Al Vigorelli ho giocato la mia prima partita in assoluto di football, nel 2009 con la squadra giovanile dei Daemons contro gli Hogs, e da allora ogni volta che ci entro è un’emozione fantastica.

 

Avete già avuto modo di conoscere la tifoseria di Milano?

F: In realtà non troppo, di persona, ma sono sicurissimo che intorno a noi ci sarà tanto calore e tanto entusiasmo. Il football in questi anni è in grande crescita e senza dubbio Milano è una delle piazze più calde.

A: Credo che negli ultimi anni  il tifo milanese sia diventato uno dei migliori. All’inizio della mia carriera di giocatore ricordo il tantissimo tifo a Bologna, alla Lunetta Gamberini, però adesso il maggior interesse e calore dei fan sembra essersi spostato nella città lombarda.

 

Quali credete che possano essere le aspirazioni dei Rhinos per la stagione?

F: Vincere più partite possibili, arrivare ai playoff, e andare quanto più avanti possibile.

A: Sono d’accordo. Arrivare ai playoff e andare il più avanti possibile. L’obiettivo minimo però sono i playoff.

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