Gli USA, le Atlanta Steam, i Rhinos: intervista a Luna Francesca Stefanelli

Qualche settimana fa vi abbiamo raccontato la bellissima storia di Luna Francesca Stefanelli che, dal Salento e anche con l’aiuto dei Rhinos Milano, è diventata la prima giocatrice italiana a calcare i campi della Legends Football League americana. A circa un mese dalla partenza l’abbiamo intervistata via mail, per chiederle le prime impressioni di questa grande avventura.  

Ciao Luna e grazie per la disponibilità. L’ultima volta che abbiamo sentito parlare di te stavi per imbarcarti sul volo per Atlanta e per questa tua nuova avventura. Come ci puoi descrivere il tuo primo mese negli Stati Uniti? Ha soddisfatto le tue aspettative?

Atterrare qui è stato come realizzare un sogno per il quale ho sudato tanto. Mi ambiento e mi guardo intorno come una bambina davanti ai regali di Natale per ora, ma adoro questa città e tutto ciò che le ruota attorno. Si Atlanta ha soddisfatto tutte le mie aspettative!
Come è andato l’inizio della tua avventura con le Atlanta Steam e com’è la vita di una giocatrice professionista di football americano negli USA?

Dura, mi alleno ogni giorno finora due ore la mattina e due al pomeriggio. Ma diventerà molto più dura con l’avvicinarsi della stagione. Domani ad esempio abbiamo full immersion dalle 11 am alle 17.30 pm e la sera riunione marketing fino a tardi e domenica mattina di nuovo. Le Atlanta Steam sono fantastiche tutte, mi hanno accolta benissimo e sono pronte ad aiutarmi per qualunque cosa mi occorra per facilitarmi la vita nella nuova città.
Il campionato delle Steam inizierà l’11 Aprile, in casa contro le Chicago Bliss, nel rematch della scorsa Legends Cup. A che punto della preparazione si trova la squadra e che tipo di lavoro state facendo? Prevale la componente fisica o quella tattica?

La preparazione è a buon punto, si cura molto la tecnica sia individuale che di squadra e l’affiatamento e la comunicazione tra noi, ma l’aspetto fisico è importantissimo. Ognuna di noi oltre agli allenamenti di squadra fa altro, io faccio esempio nuoto due ore ogni mattina, oltre ovviamente alla dieta e la palestra e sessioni di pugilato.

Da quando, nel 2013, la LFL ha effettuato il restyling volto a focalizzarsi maggiormente sulla parte strettamente sportiva, la lega è cresciuta tantissimo, dal punto di vista del gioco e anche commerciale, debuttando in Europa nel 2015 (sebbene non in Italia). Come hai trovato il livello di gioco, anche in allenamento, e di competitività?

La competitività c’è ma è molto positiva perchè abbiamo un obiettivo comune quello di crescere insieme alla squadra a prescindere poi da chi entrerà in campo. Il livello di gioco femminile qui ovviamente non ha nulla a che vedere con ciò che ho conosciuto nel femminile fino ad oggi, diciamo che è un pianeta differente. E’ esattamente la stessa differenza che abbiamo tra il football maschile italiano e l’NFL.

Ci racconti un aneddoto divertente di questi primi giorni di football negli USA?

Una cosa che ha fatto ridere me e Stefano queste sere è stato il fatto che tornavo in hotel piena di lividi ma sorridendo, e soprattutto farlo a -6 gradi!
Ti mancano un po’ l’Italia e Milano?

Sinceramente per nulla! Sento la mancanza di mio figlio, dei miei genitori, e dei Rhinos, che adoro, ma per il resto vivere qui in America è un sogno e sono contentissima di avere fatto questa scelta, senza rimpianti o nostalgie.

Un messaggio alle, sempre più numerose, ragazze che hanno il sogno di andare in America a giocare a football e uno ai Rhinos, che stanno per iniziare a brevissimo la nuova stagione IFL.

Mi auguro per le ragazze che vogliono venire a giocare negli States che anche i loro sogni si realizzino e l’unico consiglio che mi sento di dare è quello di sudare e lavorare molto perchè qui nn si accettano scuse di nessun tipo. Per i miei Rhinos solo un enorme in bocca al lupo, ma ho fiducia nelle loro grandi possibilità e nei miei compagni di squadra e so che andranno lontano! Go Rhinos!

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