Un incontro con la storia, un confronto tra generazioni, una tradizione unica chiamata RHINOS

Domenica a Voghera, presso il Cowboyland di Carlo Riccardi, si sono incontrati “i ragazzi del Gionni” – gli OLD RHINOS – protagonisti degli anni ’80 che videro i RHINOS portare il Football in Italia (dominando per le prime 3 edizioni del Campionato italiano) – e il nostro Vicepresidente Rendall Narciso.
In un’atmosfera di grande allegria, la nuova Dirigenza ha voluto rendere questo omaggio alla propria storia, inaugurando ufficialmente una nuova stagione in cui la società lavorerà con tutte le generazioni RHINOS al fine di trasmettere alle nuove leve, la sua tradizione unica.
 
A pochi anni dal 40° anniversario, i RHINOS guardano al futuro ripartendo dalle origini, dalla passione che spinse alcuni pionieri ad “importare” il Football, da una volontà indomabile che dette vita ad una squadra invincibile (58 vittorie consecutive tra il 1981 e il 1983). La tecnica o l’atletica non sarebbero bastati, ci fu qualcos’altro, quel qualcosa che i RHINOS della prima generazione oggi possono trasferire alla squadra per superare i propri limiti.

Al pranzo erano presenti grandi nomi come Galli, Guizzetti, Sergio e Emanuele Angona, Zoncati, Riccardi, Caperdoni, Bottazzi, Del Conte, Pittaluga, Premoli, De Lillo, Coculo, Banfi, Stefano e Alessandro Busnaghi, Paganucci, Gentile, Moschetti, Marietto Predan, Amici e ospite un grande amico nonché avversario di tante battaglie: Piergiorgio Orla da Giaguari. Alcuni di questi tutt’oggi membri dello staff RHINOS, alcuni impegnati con altre società, alcuni non più nel Football… ma tutti eternamente, indissolubilmente, innamorati del nome RHINOS.

Rendall Narciso, Vicepresidente RHINOS “Vestire la maglia RHINOS comporta una grande responsabilità. Vi è cucita una storia straordinaria, che può renderla pesante, quasi insostenibile. Per questo abbiamo bisogno di chi quella storia l’ha scritta: per far comprendere alle nuove leve cosa significa essere RHINOS, qualcosa che non basta volere, ma bisogna guadagnare”.

Vittorio Galli, giocatore RHINOS dal 1980 al 1986 “Rhinos è parte di me e della mia vita. Nulla lo potrà mai cancellare. Ho vissuto anni fantastici dentro ma soprattutto fuori dal campo e questo ha permesso di consolidare una unione indissolvibile che ancora oggi continua. Eravamo così uniti che in campo davi il massimo e sempre perchè dovevi difendere la tua famiglia. Ma soprattutto rispettavamo e obbedivamo al nostro coach senza mai discutere, anche fosse una punizione. NO PAIN NO GAIN, ricordatevelo sempre, per tutta la vita”

Pietro Zoncati, uno dei fondatori dei RHINOS “In poche parole, per definire cosa significa essere uno di noi, rimando al testo della canzone che tante volte ci ha condotti verso il campo: oi vita oi vita mia, o core ecc…. si stato o primmo ammore, o primmo e l’ultimo sarai per me. Lo spirito dei Rhinos che vorrei fosse trasmesso alle nuove generazioni è quello che ci consente di affermare che chi ha fatto parte di questo gruppo, ne farà parte per sempre. Tutto passa ma il nostro è un modo di essere, quasi per tutti, anche fuori dal campo, immortale.”

Un grazie speciale ad Alessandro Amici, fotografo e cuore RHINOS per le immagini!

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