Alessandro Trabattoni

Coach Trabattoni "Una squadra vera e molto motivata può solo fare bene"

Siamo alle porte della stagione 2014 della massima Divisione, dopo 5 mesi di preparazione, i RHINOS sono chiamati a dimostrare sul campo la qualità del lavoro svolto. Abbiamo chiesto quindi quello che in molti si chiedono direttamente ad Alessandro Trabattoni, Head Coach dei RHINOS:

Coach ci siamo, il campionato è alle porte, 3 parole per descrivere i tuoi RHINOS.
MOTIVATI, DETERMINATI, GRANDE VOGLIA DI RISCATTO

A luglio 2013 veniva ufficializzato il tuo nuovo incarico da Head Coach dopo essere stato Offensive Coordinator nella scorsa stagione… dopo quasi 8 mesi e a meno di 1 mese dall’inizio del campionato, quanto del programma originale è stato realizzato? Quanto non ancora?
Innanzi tutto vorrei ringraziare la dirigenza per il prestigioso incarico, ma sopratutto per avere approvato senza alcuna opposizione, il mio validissimo Coaching Staff composto da Ummarino, Premoli, Nori Bebo, Slavazzi, Capelli e Parisi.
Il valore aggiunto nella pre-season è sicuramente stato il grande contributo dato dalla collaborazione con Jacopo Vitale, Strenght Coach che con una enorme passione e illimitate conoscenze è riuscito ad organizzare un sistema di preparazione molto efficace e finalizzato al Football che sono sicuro darà i suoi frutti.
Ci siamo soffermati molto sui fondamentali al fine di automatizzare tecniche e movimenti, che sono la base del Football, ma che molte volte vengono trascurati facendo inevitabilmente calare la prestazione della squadra e del singolo giocatore.
C’è ancora un lungo cammino da percorere ma sono fiducioso che la strada che tutti noi stiamo percorrendo porterà a degli ottimi risultati

Dopo le ultime partenze avrai a disposizione una squadra che sulla carta ha meno qualità tecnica dell’anno scorso, questo ti preoccupa? È possibile sopperire all’esperienza e migliorare i risultati coltivando o “inventando” nuovi fattori critici di successo?
Tendo a precisare che le ultime partenze sono state pienamente concordate con la società al fine di avere giocatori veri e attaccati ai colori nero arancio dei RHINOS. Chi è rimasto sta dimostrando di essere pienamente all’altezza di competere nella massima lega, e nello stesso tempo ci regalerà soddisfazioni importanti durante tutto l’arco del campionato.
Il coaching staff è soddisfatisssimo dell’ambiente che si sta creando e ricordo a tutti che il Football si gioca in 11 contro 11 e che sopratutto al nostro livello non devono e non voglio che si creino individualità che possono essere solo distruttive per lo spirito di squadra.

Parlaci dei 2 nuovi imports, TOM e KENDIAL, hanno sicuramente un curriculum straordinario per il nostro campionato, ma sapranno rispettare le aspettative adattandosi al tipo di gioco ed al ritmo del Football in Italia?
Sicuramente il Curriculum dei nostri Imports parla da solo, sono giocatori di alto livello ma ciò che li rende speciali non sono tanto le loro indiscutibili capacità agonistiche quanto la loro capacità di essersi messi a disposizione della squadra con la massima umiltà, visto che sanno che un giocatore su undici da solo non puo’ vincere le partite…. Questo dovrebbe insegnarci qualcosa e mi riferisco alla tua domanda precedente riguardante i giocatori che hanno voluto cambiare colori di maglia.

Tornando alla tua prima intervista da Head Coach, hai parlato di un progetto a lungo termine, di “piani alti” e sfidando la scaramanzia hai nominato pure il “Super Bowl”, sei ancora convinto? Oggi i RHINOS sono da PlayOff o addirittura da Super Bowl?
Sono straconvinto che stiamo costruendo un ottimo organico grazie sopratutto a degli ottimi Coaches anche nel settore giovanile, ma sopratutto grazie a dei giocatori veterani che stanno facendo da traino per fare in modo che i rookies si sentano parte importante dell’organico.
Dirti se siamo da Super Bowl o PlayOff non posso perché non so a che livello sono le altre squadre ma ti posso garantire che i RHINOS quest’anno sono una squadra vera, unita e molto motivata e con questi presupposti si possono avere solo risultati positivi.

Il tuo più grande sogno come Coach?
Lo sto realizzando ora… vedere un collettivo unito con tanta voglia di mettersi in discussione e di imparare e di lavorare per un fine comune.

Il tuo più grande sogno come uomo?
Riuscire ad essere un’influenza positiva per i giovani e nel lavoro che faccio cercare di dare la mia massima disponibilità per migliorare la qualità di vita di coloro che non stanno bene.

Grazie per la disponibilità Coach, in bocca al lupo!

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