I Sampla Belting Rhinos Milano escono dallo scontro in casa contro i campioni d’Italia dei Panthers Parma con una sconfitta per 23 punti. Il risultato, per quanto possa sembrare impietoso, rispecchia abbastanza fedelmente quello che si è visto in campo in una partita dominata dagli americani e dalla linea difensiva della squadra ducale, che hanno reso la partita difficile sin dall’inizio ai neroarancio.
I Rhinos ritrovano Jamal Schulters e sperano di utilizzare le sue corse per aprire la difesa avversaria, e all’inizio questo gameplan funziona. Alternando corse e passaggi arriva il primo touchdown dei Rhinos, con un passaggio di 32 yard di Harris per Lane Olsen, che va via a un placcaggio ed entra nella parte sinistra della end zone. Quando ciò succede, però il punteggio è già sul 7-0 per gli avversari, che precedentemente, in pochi minuti, erano arrivati nella red zone con le corse di Jaycen Taylor-Spears, davvero inarrestabile ieri sera, ed erano riusciti a convertire un terzo e goal dalle 18 yard nel touchdown che ha aperto lo score (passaggio di Monardi per Finardi). Sul 7-6 Panthers (Matteo Piccoli non mette a segno il punto addizionale dopo il TD, finirà con 1-2 ai calci) arriva il primo dei big plays di Parma, una costante della partita, che finirà per stravolgere e forzare il gameplan di Milano e condizionare l’andamento del match. Nella prima azione del drive Monardi trova con uno screen pass Tyrell Sales: l’ex Jacksonville Sharks (AFL) corre 61 yard fino alla fine del campo. E’ quindi 13-6. I neroarancio non si danno per vinti, ma non riescono a replicare ancora ad un touchdown con un touchdown, andando a sbattere contro la granitica difesa ducale: in red zone due passaggi incompleti e una corsa da poche yard li portano a cercare il field goal. Piccoli trasforma dalle 24 yard riducendo il divario tra i due team a soli 4 punti, 9-13.
Dopo il kickoff, e con la palla nelle mani dei Panthers già in territorio avversario (Kevin Grayson ha ritornato il calcio fino alle 47 yard avversarie, in quello che sarà solo il primo dei suoi “long returns”) finisce il primo periodo di gioco. Il cambio campo non modifica ciò che succede nel gridiron, e i parmensi arrivano ancora una volta in touchdown grazie alle corse di Taylor-Spears e Kevin Grayson (è lui a correre le ultime 7 yard). Dopo la trasformazione il punteggio si trova sul 9-20. E’ da questo momento che i bianconeri iniziano a mettere una ipoteca sulla partita, prima costringendo i Rhinos al punt, poi andando ancora in touchdown con uno screen pass per Taylor-Spears, che corre per 86 yard sfuggendo come un’anguilla alla difesa avversaria e porta lo score della sua squadra a 25 (26 dopo la trasformazione). I Panthers cercano di chiudere subito il match provando l’onside kick, ma quest’ultimo è recuperato prima che siano passate le dieci yard che il regolamento prescrive affinchè il recupero sia legale, portando i Rhinos al primo down sulle 28 yard avversarie. L’attacco guidato da Harris prova ad iniziare una eroica rimonta, e riesce con tenacia a mettere a segno un touchdown: un passaggio per Bonanno sul quarto down lo porta in red zone, e i sei punti arrivano con una corsa da 1 yd di Jamal Schulters. Manca meno di un minuto alla fine del primo tempo, e i Rhinos cercano di riempire ulteriormente lo scoreboard in vista degli ultimi 24 minuti: recuperano un onside kick, ma delle penalità li portano a partire da una brutta posizione, che di fatto li costringe al three-and-out che porta le squadre al riposo lungo.
I 15 minuti di pausa sembrano infondere notevole energia a Taylor-Spears, che nel ritorno del kickoff iniziale sorprende il kicking team Rhinos con 85 yard di corsa per il TD. Dopo la trasformazione siamo 34-15 e il risultato sembra compromesso. La linea difensiva dei parmensi mette incredibile pressione ad un attacco ormai costretto a giocare quasi esclusivamente di passaggio per non far scorrere il tempo e costringe i neroarancio a un three-and-out, dopo aver rifilato un sack a Harris. Quello che interessa ai Panthers adesso è esclusivamente far scorrere il tempo, e lo scopo viene raggiunto, sebbene essi non riescano a mettere a segno punti (sul 4th and 5 una deflection di Roccotiello impedisce un ulteriore TD pass). I Rhinos tuttavia, quando recuperano palla, non riescono ad andare velocemente in end zone, anzi vengono ancora costretti a un punt dopo tre passaggi incompleti. La tensione della partita inizia a salire nelle vene dei neroarancio, e finisce per beneficiare un attacco Panthers che in verità non ha un gran bisogno di aiuto. Un personal foul di Pasquini a palla ferma porta in range da field goal gli avversari, Vergazzoli trasforma: 37-15. Dopo il calcio finisce il terzo quarto.
L’ultimo quarto, che non ha più niente da dire ai fini del risultato, scorre tranquillo senza molte emozioni. Da registrare un touchdown per parte, la corsa di Malpelli Avalli per Parma e il passaggio di Harris verso Arioli per Milano, che fissano il punteggio finale sul 21-44.
Arriva quindi il terzo KO per Milano, secondo nelle ultime tre partite, in una partita che comunque ha dato dei buoni segnali: la squadra non ha fatto gravi errori né in attacco né in difesa, e la sconfitta è arrivata unicamente per l’ottima prestazione di Parma, inoltre si è vista una sempre migliore connessione tra Taylor Harris e Lane Olsen. Adesso bisognerà vincere settimana prossima a Cernusco contro i Daemons, per continuare a inseguire il sogno playoff (ai quali, con questa vittoria, Parma si è qualificata matematicamente). Arrivati in postseason, la storia ci insegna, nella partita secca può succedere di tutto, per questo è vitale conquistare l’accesso tra le prime sei: al momento la distanza dei Rhinos dalla settima (Hogs Reggio Emilia) è di una partita e mezza, sarà fondamentale la vittoria a Cernusco per mantenere, o magari allungare, questa distanza.