Nel football, ci sono partite che si vincono a suon di touchdown, rispondendo colpo su colpo con il proprio attacco a quello degli avversari e cercando di essere davanti quando il cronometro dell’ultimo quarto raggiunge il fatidico zero, e ci sono partite che si vincono in difesa, lottando su ogni palla con il cuore e con il fisico, e sfruttando con l’attacco i pochi spazi concessi dagli avversari. La vittoria dei Sampla Belting Rhinos, sabato, in overtime per 12-6 sui Lions Bergamo rientra sicuramente in quest’ultima categoria.
Davanti a un buon pubblico, con forte presenza dei sostenitori della squadra ospite, si è giocata una partita per intenditori, quindi, sempre sul filo dell’equilibrio, che ha avuto come leitmotiv la rocciosità delle due difese, principali protagoniste in quello che gli americani definirebbero un “low-scoring affair” sconsigliato ai deboli di cuore.
Dopo il primo drive dei Lions, infatti, in cui essi si sono proiettati in red zone ma senza riuscire a capitalizzare a causa del grande lavoro della secondaria Rhinos che ha costretto Bart Blanchard a due incompleti, il primo quarto è quasi un festival del three-and-out, e si conclude con un nulla di fatto sul tabellone. Gli ultimi due drive del quarto sono indicativi della dominanza delle difese, che si protrarrà per tutto il resto della partita: quello dei Rhinos si risolve in due giocate, un sack subito da Harris ed un intercetto, effettuato da Paolo Visiani – che non sarà l’unico della partita per quest’ultimo, il secondo arriverà nel quarto periodo -, quello degli orobici, dopo un paio di primi down, vede sfumare le proprie prospettive di end zone davanti ai furiosi blitz della pass rush neroarancio.
Con il secondo quarto, Taylor Harris inizia a trovare l’intesa con i suoi ricevitori, e arriva il primo passaggio completo della sua partita, ricevuto da Mattia Binda. Mancano poco più di 9 minuti all’half time, anche questo dato è indicativo della dominanza delle difese nel match. In questo drive i Rhinos arrivano vicini alla end zone, ma anche qui si risolve tutto in un nulla di fatto: sul 4th&goal dalle 7 yard il passaggio del qb americano è incompleto, e si arriva al turnover. Sembra che quegli zeri che troneggiano in alto sul tabellone elettronico, alla voce “punteggio”, siano destinati a restare lì per ancora tanto tempo, quando l’attacco bergamasco sfodera il primo (e forse unico) vero big play della serata. Bart Blanchard supera un blitz della difesa Rhinos con una giocata paragonabile – con le dovute proporzioni – a quella fatta da Eli Manning nel play più famoso del Super Bowl XLII e scodella un passaggio di grande precisione per Chaz Thompson, placcato solo ad una yard dal TD. Nella giocata seguente Daryl Forte supera la goal line stand neroarancio e mette a segno i primi 6 punti della partita. La conversione del punto extra viene bloccata. Il secondo quarto non offre ulteriori emozioni, e si conclude con il secondo intercetto della difesa Lions, sull’ultima giocata del primo tempo. Sul punteggio di 6-0 per Bergamo, le squadre vanno negli spogliatoi per l’half time e la pioggia inizia a battere con forza sul terreno di gioco del Vigorelli. Questo influirà sulla condizione del campo nel secondo tempo, provocando un paio di “scivolate” da parte dei runningback.
I Rhinos ricevono il calcio d’inizio della seconda parte di gara, come deciso in occasione del coin toss iniziale, e si affidano a Jamal Schulters, che conquista un paio di primi down con giocate di corsa. Nella metà campo avversaria, tuttavia, la formazione milanese trova ancora l’opposizione di una grande difesa, ed è costretta a ridare il pallone ai Lions dopo un incompleto sul 4th&5. Su questa giocata gli arbitri inizialmente fischiano una pass interference che proietterebbe i Rhinos nella red zone, ma in seguito ritirano la penalità perchè la palla era irricevibile, decisione corretta. Nel drive susseguente i Leoni arrivano con un altro passaggio lungo dentro le venti yard del territorio avversario, ma un sack di Giuseppe Pisoni spegne tutte le loro velleità. Un sack di importanza capitale nell’economia della partita: in quella situazione, con la qualità che stava dimostrando la difesa di Bergamo, altri punti avrebbero senza dubbio spostato l’inerzia della partita in favore degli ospiti. Si va al punt, che è ottimo: i Rhinos sono costretti a partire dalla propria 1 yard. Da questo momento, i neroarancio iniziano a porre le fondamenta per la vittoria finale. Riescono ad uscire dalla propria zona di pericolo con le corse di Schulters e guadagnano un altro first down con il passaggio di Harris per Arioli, completato nonostante la pressione sul QB. In questo momento si chiude il terzo quarto.
Alla ripresa del gioco, Harris guadagna un ulteriore primo down con uno screen pass per Lane Olson, ponendo la formazione di coach D’Ambrosio intorno alla metà campo. Il drive non continua: dopo tre down i Rhinos sono costretti a ricorrere al punt, ma hanno guadagnato enormemente in posizione di campo e hanno messo i Lions con le spalle al muro, a ridosso della propria end zone. La difesa, quindi, sale in cattedra, e provoca un three-and-out, andando anche vicina ad ottenere una safety (bravo Blanchard ad uscire da un placcaggio in end zone). Mancano ormai solo 8 minuti alla fine del match, e servono dei punti, anche abbastanza velocemente. Per ottenerli ci si affida al gioco di corsa: due run di Schulters e una di Harris mettono i Rhinos nella situazione di 1st&goal sulle 10 yard avversarie, poi Harris trova Lane Olson, che fino a quel momento si era visto poco, con un passaggio millimetrico nell’angolo alto destro della end zone, per il Touchdown del pareggio. Anche qui, non arriva la conversione: problemi di sincronia tra il long snapper e l’holder Gementi rendono impossibile il calcio, e Gementi subisce un sack. Il cronometro segna 5:03 alla fine del match.
I Leoni non si danno per vinti, e già sul kick-off, con un ottimo ritorno di Chaz Thompson, guadagnano una ottima posizione di partenza, sulle 40 yard avversarie. Qualche giocata dopo, Blanchard trova un compagno in end zone per un TD pass, ma il tutto viene vanificato da un holding offensivo. La pass rush dei Rhinos, a questo punto, ricomincia a fare quanto ha fatto per tutta la durata del match: blitz sul QB e sack di Paolo Zorzi, che arretra notevolmente la posizione di campo dei bergamaschi. I Lions non riescono a convertire il quarto down e il pallone ritorna ai neroarancio. Dura poco tuttavia il possesso di palla di questi ultimi: il passaggio di Harris per Olson viene intercettato da Visiani. Mancano 59 secondi alla fine e i Lions sono ancora in una buona posizione per insidiare la difesa milanese. Ancora un monumentale Paolo Zorzi (MVP difensivo della partita) con un altro sack assicura che il drive si concluda con zero punti, e manda tutti all’overtime.
I primi ad avere la palla sono gli ospiti, che completano un primo down ma sono costretti a capitolare, ancora una volta, sotto la incredibile pressione dei Rhinos, che costringono Blanchard a lanciare un intercetto, raccolto da Schulters. L’attacco allenato da Brian Gaylor non ci pensa due volte ad approfittare della sua prima opportunità per portare a casa la partita: arriva sulle 5 yard con un passaggio di Harris per Giacomo Bonanno e vince con una corsa in end zone dello stesso Taylor Harris. Il punteggio finale è 12-6 per i Sampla Belting Rhinos.
Una vittoria decisamente importante in ottica playoff per la formazione milanese, il cui record adesso si attesta su 4 vittorie e 1 sconfitta, mentre i Lions scendono al di sotto della quota .500, nonostante abbiano comunque dato sensazioni positive. L’head coach dei Rhinos Roberto D’Ambrosio, ascoltato ai microfoni di Radio Bocconi, si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi, in particolare della difesa che ha ridotto i punti dei Lions al “minimo sindacale”, anche se ha lamentato un non ottimo inizio di partita da parte dell’attacco. Il prossimo impegno per i Rhinos sarà sabato prossimo a Bologna contro i fortissimi Warriors, vicecampioni in carica dell’Italian Super Bowl: una buona prestazione contro questi confermerebbe le alte speranze di contender ai playoff che i Rhinos stanno alimentando da qualche settimana a questa parte.