Non riesce l'impresa

marines2I Kobra Rhinos Milano non riescono nell’ennesia impresa di battere i Marines Lazio, squadra compatta, con un buon organico e con un gioco semplice ma efficace. La partita finisce 40-20 per i capitolini. Punteggio che appare severo per quanto fatto vedere in campo con i lombardi appesi alla partita fino all’inizio del terzo quarto di gioco.

Partono palla in mano i Marines e vanno subito in meta dopo alcune azioni alternate di corsa e di passaggio (il marchio di fabbrica dei Marines nel corso di tutta la partita). Risponde subito Milano con un Jason Butler scatenato (per la seconda volta segna 3 mete in una partita) che si invola con uan corsa ubriacante da oltre 60 yard. Punteggio in parità e gelo sulla tribuna del Centro Sportivo di Ostia. Ancora i Lazio Marines, che muovono palla e senza mai stancarsi iniziano quel lavoro di sfiancamento nei confronti della difesa meneghina che alla lunga pagherà: Milano fermerà una sola volta i drive d’attacco dei capitolini, sempre a segno nelle altre occasioni. Tuttavia è ancora Jason Butler a trovare la meta del momentaneo sorpasso (buono l’extra point di Scirè). I padroni di casa non si scoraggiano, anche se si accorgono che i Rhinos non sono una formazione che merita la posizione in classifica, e ripartono con il loro gioco, magistralmente orchestrato da Nick Eyde. Ancora meta e si va all’intervallo con i Marines in vantaggio per 20-14.

Nella ripresa palla in mano agli ospiti che trovano subito in apertura la solita corsa vincente di Butler che sorprende con la sua velocità la retroguardia capitolina e riporta il punteggio sul 20-20 (questa volta, sbagliato l’extra point). Per un momento sembra poter cambiare l’inerzia della partita: la difesa Rhinos ferma per la prima volta l’attacco dei Marines e si riparte con l’attacco ospite sulle proprie 3 yard. Purtroppo qui finisce la partita dei mialnesi, l’attacco non riesce a produrre un drive efficace in grado di togliersi da quella brutta posizione di campo e sul successivo drive d’attacco Roma ritorna in vantaggio per 27-20, e trova poi la meta dell’allungo grazie alla loro difesa che prende le misure a Butler e blocca il punt di Scirè, ripartendo da un’ottima posizione di campo. La difesa dei Rhinos è in ginocchio: fuori Brandon Archer, fino ad allora veramente dominante, per un lieve infortunio già in apertura di terzo quarto ed infine attacco meneghino che non riesce più a girare.

Molte le considerazioni da fare sulla partita: l’attacco di Milano senza Dylan Meier diventa troppo Butler dipendente, nel momento in cui anche lui non riesce ad inventare, tutta l’offence arancio-nera non riesce più a macinare yard e punti; la difesa dei Rhinos ha tenuto molto bene senza concedere troppo finchè non si è fatto male Brandon Archer (davvero impressionante la sua partita). In buona sostanza c’è stata una partita giocata alla pari nella prima metà, e poi è scivolata via, con i romani davvero molto attenti e bravi a sfruttare ogni occasione. Senza i guizzi del forte Butler i Rhinos risultano assai prevedibili e totalmente incapaci di imbastire un efficace gioco aereo. L’assenza di Meier ha decisamente penalizzato il rendimento di tutto l’attacco.

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