JD Harris: nuovo OC dei Rhinos

Arriva nei prossimi giorni JD Harris, il nuovo coordinatore d’attacco dei Kobra Rhinos Milano. Coach Harris è originario dell’Illinois e ha studiato a Lake Forest College. E’ un coach molto giovane che ha tuttavia maturato importanti esperienze. Ha creato con altri soci la “Hi-Intensity Sports Concepts”, che promuove camp per i professionisti, per i giovani in molte zone degli Stati Uniti e la sua “mission” è proprio quella di insegnare il gioco; questo il motivo principale che ha spinto lo staff della società meneghina a sceglierlo per sostituire coach Kreamer che aveva iniziato questo tipo di lavoro.
Altro aspetto che è piaciuto molto alla dirigenza dei Rhinos è stato la sua recente esperienza in Europa. Nel 2009 è stato Capo Allenatore in Francia con la squadra di serie A degli Spartiates di Amiens, non lontano da Parigi. Sotto la sua guida la squadra transalpina ha polverizzato molti record offensivi e difensivi a livello nazionale, diventando il primo attacco della Francia. Molto importante la vittoria ottenuta sui Flash La Courneve, quell’anno primo team secondo il ranking europeo dell’EFAF.
Dopo gli anni del college, la sua prima esperienza nel mondo del football è stata con l’NFL, dove è stato interinale in ambito risorse umane con i Chicago Bears nel 1996 fino al 2000. Il suo ruolo era quello di visionare i giocatori, valutarli ed organizzare il draft (uno dei risultati di questo lavoro è stata la scelta di Brian Urlacher, ndr). Nel 2000 ha gestito lo scouting dei Cleveland Browns. Ha lasciato l’NFL per intraprendere la carriera di allenatore: per 5 stagioni assistente del coordinatore d’attacco a Waukegan High School. Dopo, fino al 2008, è stato allenatore dei ricevitori in diverse università: University of Wisconsin-Platteville, Trinity International University, Luther College and Benedictine University.
Prima del suo arrivo ha voluto presentarsi ai suoi nuovi tifosi così:
E’ la tua seconda esperienza in Europa, cosa ti aspetti?
“Assolutamente! Sono veramente eccitato per l’opportunità di far crescere il football americano, uno degli sport più belli che ci siano. Vorrei veramente che il football diventasse sport olimpico, e vedo le potenzialità perché questo avvenga presto. La mia aspettativa è vedere uomini che hanno passione per questo sport e voglia di imparare. Il mio lavoro è insegnargli il gioco veramente. Queste sono le mie aspettative!”

Hai idea del livello del football in Italia? pensi sia molto lontano da quello francese?
“Ho avuto la possibilità di vedere filmati e analizzare il football italiano. Conosco un paio di persone che hanno giocato in IFL e hanno parlato in maniera positiva di questa esperienza. E’ troppo presto per comparare i livelli, senza aver ancora allenato o giocato. Capirò di più quando sarò lì”

Quest’anno i Rhinos parteciperanno all’EFAF Cup. Cosa ne pensi? Qual’è il tuo obiettivo per questa competizione? Hai mai giocato contro i Black Panthers Thonon Le Bains nella tua esperienza francese?
“La possibilità di competere con avversari di ogni livello è una possibilità grandissima. E io l’abbraccio a pieno ma con la dovuta modestia. Ogni volta che affronto una sfida lo faccio al meglio e lo faccio per vincere. Questo è il mio dovere. La vittoria è il mio obiettivo finale. Per quanto riguarda i Thonon Le Bains Black Panthers, non li ho mai incontrati quando ero in Francia”

Ti aspetta una lunga stagione: 12 partite minimo (9 partite di regular season + Il “trofeo città di Milano” + 2 partite di Efaf Cup). Sarà dura, che ne pensi?
“Il numero di partite non è un fattore per me. Penso sarà un “viaggio”. Ho già fatto parte di “squadre da playoff” prima d’ora. La strada per la vittoria è lunga. La mia preoccupazione è mantenere gli atleti sani, concentrati e mentalmente freschi. Le squadre che possono dedicarsi a queste cose possono giocare anche 16 partite. Noi dobbiamo pensare una partita alla volta”

Che idea ti sei fatto della squadra e della sua organizzazione?
“Penso che i Rhinos siano una squadra affamata di successi. Non basta creare un team che vinca una volta, ma costruire un’organizzazione di primo livello, un sistema, che sia vincente nel tempo”

Sei mai stato in Italia prima d’ora?
“Si, sono stato in Italia in 2 diverse occasioni visitando Roma, Pisa e Firenze. L’italia è un paese meraviglioso con un importante interesse storico. Voglio esser parte di questa cultura ed esplorarla quanto più possibile in futuro”

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