Un Bowl finito male

catch-shula.jpg Dopo il forfait di Torino per motivi climatici si replica a Ferrara il bowl d’esordio, il calendario sembra favorevole ai Rhinos con lo scoglio, Iceberg contro Titanic? dei Gold Hunters e poi i già battuti Gargoyles e infine gli Hunters di Roma qui con un record di 0-8.
I Gold Hunters sono ancora troppo per la squadra arancio nero, loro sono senz’altro i più in palla del campionato italiano e per questo che impallinano subito con un gioco lungo la difesa, poi col classico regalo da discount al miliardario i Rhinos lasciano sul campo due intercetti di cui uno riportato in Endzone dai capitolini, poi è la difesa a dare in pasto la partita subendo una meta negli ultimi 12 secondi del primo tempo. Dopo la lavata di capo dell’intervallo le cose migliorano ma i buoi sono già scappati a bordo di una Ferrari, i Rhinos sono a piedi e addio….0-39 e via verso nuove avventure.
Subito si replica contro Ancona l’attacco carbura, oplà e Td di paisà Polistena, poi però i Gargoyles si riportano sul 6-6 e quello che i Gold Hunters ci hanno tolto in termini di C…ehm di buona sorte ce lo si riprende con gli interessi quando su una bomba del buon Basso due anconetani si rimpallano il football che finisce nelle sante mani del prossimo sposo Stephan “Tom” Goossens che lo porta in endzone con la stessa cura con cui impalmerà la paziente Francesca.
Secondo tempo e……..gli astanti si chiedono, ma manca qualcuno di questa masnada di uomini sotto il sole vestiti in completo nero? Eh già, ce ne siamo accorti in grave ritardo che l’attacco milanese era già partito, forse anticipando il rientro domenicale dei gitanti e quindi ci pensava la difesa a chiudere la partita con qualche affanno e un arbitraggio che per non essere scortesi definiamo distratto che appunto graziava i poveri rinoceronti per due volte, il tutto bloccava il punteggio sul 12-6.
Ed arriviamo all’ultimo incontro, abbordabili Hunters, tutto in discesa, dai li si lascia a zero per l’ennesima volta………..il reparto difensivo offre pietanze di alta cucina come farebbe uno chef di ristorante due stelle Michelin, ma l’abbiamo detto, l’attacco non c’è quindi tutti i viveri cucinati con pazienza e perizia sotto forma di 5 intercetti e 3 sacks oltre a 3 quarti downs non convertiti, sono indigesti all’attacco che infatti ne offre uno surgelato, solo uno, sotto forma di intercetto offensivo a 15 yards dalla end zone ai romani vestiti di verde, che affamati di vittorie come sono non si lasciano scappare il boccone e trasformano il tutto in un TD su quarto down con un solo piede dentro l’end zone ( sic ) a 54 secondi dalla fine della disfida. Ma poi colpo di scena….l’attacco si riunisce col resto della squadra ed in 54 secondi per poco non riesce quello che non è riuscito nei 3546 secondi precedenti : segnare una meta. Finisce col solito Stephan Goossens con la palla in mano ad una yarda dall’inopinato pareggio, ma stavolta guarda la stessa come se fosse il conto del ristorante sopo il suo party di matrimonio: con troppi zeri come lo score dei Rhinos in quel di Ferrara. Ah dimenticavamo di dire che in quei 54 secondi si è rivisto il buon vecchio attacco West Coast magistralmernte diretto da un qb fuoriclasse e con tutti i ricevitori e corridori al posto giusto e nel momento giusto, cosa che è mancata negli ultimi due anni. Arrivederci il 6 Luglio.

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