Sabato 10 maggio sarà una giornata speciale per Maurizio Vismara, difensive back degli Epipoli Rhinos Milano AFT. “Il veterano” del football americano non solo milanese ma di tutta Italia compirà il suo 51esimo compleanno scendendo in campo come sempre ha fatto ormai dal lontano settembre 1982 quando esordì per i Seamen Armani Milano. Da allora l’insegnate di educazione fisica ha collezionato ben 327 gare che lui appunta scrupolosamente sulla sua agenda. Tante le squadre con cui ha militato centrando un titolo italiano nel 1994 con i Legnano Frogs proprio contro i Rhinos ed un Silver Bowl con gli Hogs di Reggio Emilia nel 2006. Ma Vismara vanta anche una carriera da allenatore con più di 180 partite in questo ruolo ed un successo nel C Bowl con i Vigevano Wasp. Tanta, tantissima esperienza per un atleta longevo che dalla stagione 2007 è parte integrante dei Rhinos Milano. A lui rivolgiamo qualche domanda sul football e chiaramente sul Milano.
Allora Maurizio. Dopo tante stagioni come è cambiato il football dai tempi dei Seamen?
“ Ma direi che il football di allora si basava su una grande scuola di giocatori italiani che erano sul campo da parecchi anni e disponevano di tanta esperienza. Oggi mi sembra che i giocatori dopo quattro / cinque anni di militanza lasciano il nostro sport o non lo praticano in maniera continua come era un tempo. D’altro canto devo registrare, grazie all’avvento della IFL, un aumento della qualità degli stranieri ingaggiati che permette a tutti di fare un salto di qualità.”
Dove trovi l’energia per scendere in campo con l’entusiasmo e la passione di un20enne?
“ Amo questo sport che mi ha dato tanto. Innanzitutto ho la fortuna di fare l’insegnante di educazione fisica. Tanti miei compagni di squadra, con la stessa mia passione, hanno dovuto smettere non solo per limiti anagrafici ma anche per motivi familiari e professionali. Con il mio lavoro rimango in ambito sportivo e questo mi permette di essere vicino allo sport. E poi con il debutto di mio figlio in campo il mio entusiasmo è cresciuto ancora di più. Poter giocare con Alessandro mi riempie di gioia e regala sensazioni uniche. A questo punto voglio andare avanti…finchè non mi ferma qualcuno.”
Ma la tua passione per il football ti spinge addirittura all’università…?
“Con il mio corso “teoria tecnica e didattica sul football americano” ho trovato una grande sponda per diffondere la bellezza del nostro sport. All’università Cattolica di Milano ed all’università di Verona ho avuto grande riscontro e ho intenzione di portare questo corso in altre università. Solo con la diffusione della cultura del nostro sport si ha la possibilità di far conoscere davvero il football. Inoltre ritengo anche il Flag Football una grossa possibilità per arrivare ai giovani ed ai giovanissimi. Senza di loro qualsiasi movimento sportivo non avrà vita lunga.”
Come vedi la nascita della IFL?
“ Direi che la nascita della IFL ha dato una grande spinta dal punto di vista della promozione ad alti livelli del nostro sport per far vedere che anche il football può dare vita ad un prodotto di qualità. Inoltre, come già detto in precedenza, con l’arrivo di stranieri più che quotati provenienti dalle università dove si formano i giocatori NFL il livello degli attacchi, dove sono principalmente impiegati, è cresciuto in maniera esponenziale. Dopo tanti anni non sono più le difese a comandare e penso che ci vorrà un po’ di tempo prima che queste si possano adeguare al sistema degli attacchi.”
La situazione dei Rhinos?
“ Il Milano domani scenderà in campo contro una formazione che molto probabilmente lotterà per il successo finale. Dopo quattro sconfitte, in cui comunque abbiamo tenuto il campo fino alla fine ed in cui non abbiamo assolutamente sfigurato, dobbiamo giocare la nostra gara fino in fondo senza aver paura di guardare il risultato. Ormai non abbiamo nulla da perdere e cercheremo di fare il possibile per fermare l’avanzata dei Giants.”