Giants Rhinos 2015

Rhinos sconfitti a Bolzano, ma la squadra cresce

Rhinos che tornano sconfitti da Bolzano dove i Giants si impongono in una vera e propria battaglia che viaggia sui binari dell’equilibrio, anzi, con un po’ di fortuna in più poteva finire diversamente.

La partenza è un fulmine a ciel sereno per i rinoceronti, uno di quei colpi che difficilmente si riesce a sopportare psicologicamente, infatti uno snap sbagliato nel primo drive su punt formation regala, uscendo dal campo, i primi due punti alla difesa altoatesina quasi senza fatica, e sul drive successivo Morant, in versione quarterback per sostituire l’acciaccato Adams, non riuscendo a far girare l’attacco decide per l’azione personale, corsa da 47 yards e touchdown.

Dopo 2 minuti di gioco i Rhinos sono già sotto per 9-0, potrebbe essere l’inizio di un crollo clamoroso ma la squadra di Trabattoni, guidata da uno straordinario TJ Pryor cerca di riprendere le redini del gioco e inizia a macinare yards.

Tuttavia sono le difese a tener banco fino quasi alla fine del secondo quarto, quando a 2 minuti dall’intervallo è ancora Morant a inventare il big play che rompe gli equilibri con una corsa da 88 yards che termina in endzone: 15-0 Giants, ma i Rhinos ci sono, e non vogliono replicare la batosta dello scorso anno.

Sul drive successivo infatti arriva il primo touchdown dei Rhinos che finalizzano con un bel passaggio in endzone di Pryor per Gavazzi il drive finale prima del riposo: 15-6 per i Giants, partita riaperta.

La seconda metà dell’incontro, complice anche gli infortuni di D’Eramo per i Giants e Parker Orms per i Rhinos, vede le difese subire il ritorno degli attacchi avversari.

Il primo a pungere è quello dei Rhinos che va in touchdown al primo drive d’attacco del terzo quarto di gioco, ma l’azione viene vanificata da un holding dei milanesi.

Sul drive successivo la difesa di Milano è chiusa e sbarra la strada alle sfuriate di Morant e Petrone, mentre l’attacco, partito dalle proprie 22 yards, conclude un drive di 78 yards che viene finalizzato da una corsa di TJ Pryor per 5 yards in endzone. Stavolta Storti non sbaglia e il risultato cambia ancora: 15-13 per i Giants, solo la safety di inizio partita separa i due team.

Il 22-13 è ancora un’invenzione di Morant che dopo essere stato frenato efficacemente dalla difesa milanese riesce a trovare un pass da 54 yards su Bonacci che atterra a 5 yards dalla end zone, e il touchdown di Polidori è una formalità. Nel frattempo arriva la tegola per i Rhinos, la safety Parker Orms si infortunia alla mano (lussazione).

Rhinos mai domi, tornano in attacco e con l’ennesimo drive partito da lontano (dalle proprie 27) concludono ad inizio del quarto periodo il drive del momentaneo 22-20 grazie ad una corsa da 2 yards di Pryor che chiude la cavalcata.

Il quarto periodo riserva tuttavia ancora emozioni, rientra in campo Adams in regia per i Giants, e nonostante un drive chiuso con 4 incompleti consecutivi, al tentativo successivo (complice anche delle penalità che danno ai Giants un’ottima posizione di partenza), il biondo quarterback dei Giants con una qb sneak porta Bolzano ancora avanti di 9: 29-20.

Altro giro altro touchdown per i Rhinos, con Pryor che manda in ricezione Bonanno, Arioli, Peveraro e Gavazzi nello stesso drive, e va poi a concludere con un’altra corsa da 4 yards per il momentaneo 29-27 che vede sempre i Giants avanti per i 2 punti della safety iniziale.

Il kick off successivo è ancora condito da penalità, e per i Giants è l’ennesima partenza da metà campo. Morant e Petrone fanno ball control e tra una corsa e l’altra arriva il cronometro si ferma a 30 secondi dal termine della partita con l’ingresso in endzone per Morant che porta il risultato sul definitivo 36-27.

Nel complesso una bella partita, nella quale i Rhinos hanno pagato molto salato il conto delle penalità (15 per 129 yards) e soprattutto hanno pagato con touchdown sonanti le 3-4 amnesie difensive che hanno portato alle mete di Morant.

Non molto bene anche gli special team, con i Giants che sono partiti mediamente da posizioni più favorevoli, infatti in 5 situazioni su 9 gli altoatesini sono partiti a ridosso della metà campo (2 volte all’interno di quella milanese), e solo una volta su 9 sono partiti da dietro le proprie 20 yards, mentre per i Rhinos su 10 drive di partenza solo 2 volte la posizione iniziale superava la linea delle proprie 29 yards.

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