Rhinos sconfitti in semifinale, ma che Derby!

In una partita che è già entrata nella storia del football italiano, i Rhinos Milano abbandonano i playoff IFL, con la sconfitta nel derby, 25-20, ad opera dei cugini Seamen, che giocheranno nel 35esimo Italian Super Bowl contro i Panthers Parma.

Il primo periodo si apre con un drive dei Rhinos che va vicino a raggiungere la end zone, ma che ottiene un niente di fatto, a causa di una azione molto rocambolesca. Pryor corre dalle 6 yard avversarie, e tuffandosi in meta perde il pallone, causando un fumble, recuperato dai Seamen, i quali passano in vantaggio con il TD pass di Dally per Fiammenghi, da 60 yard, in end zone, ma sbagliano il tentativo di conversione da 2 punti. Il primo quarto di gioco dunque si chiude sul 6-0 per il team in trasferta.

La linea d’attacco Rhinos che molto bene aveva fatto nella vittoria contro i Marines, nel primo periodo si trova un po’ in difficoltà contro i blitz della difesa dei marinai, che costringono Pryor e company al turnover on downs.

Sugli scudi nell’azione successiva la difesa Rhinos, che costringe Dally a subire il sack e a perdere il pallone, dando all’attacco di coach Trabattoni una conveniente posizione di partenza, dalle 25 yard dei Seamen. La offense non supera il down nei primi tre tentativi, ma nel quarto Pryor trova Peveraro nel lato sinistro del campo per la conversione che porta al 1st&goal. Dalle tre yard avversarie c’è la QB sneak dell’americano da Eastern Kentucky che pareggia il conto: l’extra point segnato da Della Vecchia procura ai neroarancio il primo vantaggio del match a poco più di 3 minuti dall’half time.

La difesa neroarancio non sembra avere un gameplan contro le corse dei Seamen, in particolare di Raffaele, che fa valere il suo strapotere fisico contro avversari più piccoli di lui. Le corse aprono il campo a Jonathan Dally, che effettua un lungo lancio per Vezzoli, portando il suo team al primo e goal dalle 7 yard. Due giocate dopo, ed ancora Dally colpisce, questa volta in corsa, dalle 3 yard, per il 12-7 (anche questa volta la trasformazione da 2 punti non riesce).

Manca 1:51 al riposo lungo, ma ancora una volta è brava la difesa dei Seamen a mettere in difficoltà T.J. Pryor, ottenendo un altro sack su di lui e vanificando i tentativi di pareggio neroarancio. Si arriva all’half time con il match completamente in bilico e solo 5 punti a separare le due compagini.

Il secondo tempo si apre con il pallone in mano al team di coach Mutti, che velocemente avanza ed entra in territorio Rhinos con le corse di Iannotta, Raffaele e Dally. I marinai arrivano fino alle 15 yard avversarie, ma arriva il loro secondo turnover della partita: Raffaele commette fumble e il pallone viene recuperato dai neroarancio, che restano in vita evitando di subire quello che probabilmente sarebbe stato un colpo decisivo.

L’attacco guidato da Pryor continua a trovare difficoltà contro una difesa ospite ancora sugli scudi, non riesce a superare la metà campo ed è costretto ad affidarsi, ancora, al piede di Della Vecchia. Sul punt, però, un altro turnover commesso dai Seamen produce quell’avanzamento che la offense neroarancio aspettava: il ritornatore non controlla la palla, e il muff è recuperato da Parker Orms esattamente sulle 10 yard avversarie.

Nonostante un paio di penalità, i Rhinos non si fanno sfuggire l’occasione per passare in vantaggio: il TD del 13-12 arriva con un passaggio di Pryor per Ciamarra da 8 yard. La trasformazione però fallisce (Della Vecchia colpisce il palo).

L’inerzia del match sembra essersi spostata verso i Rhinos, che prima costringono Dally e company a un three&out, esattamente al termine del terzo quarto, e poi, guidati dall’abilità di Pryor fuori dalla tasca, mettono insieme un drive di quasi 80 yard, chiuso con il TD pass dell’americano per Bonanno, che mette a segno una ricezione nella parte sinistra della end zone, mentre cade all’indietro (il suo marchio di fabbrica). Della Vecchia trasforma il calcio ed è 20-12, per quello che sarà il maggior vantaggio dei Rhinos nel match.

A ridare vigore a dei Seamen preoccupati, quando mancano poco più di 7 minuti alla fine del match, una giocata degli special team: Bonaparte, invece di optare per il touchback, riceve il kickoff nella propria end zone e lo ritorna. Scelta apparentamente poco condivisibile, ma nel caso concreto foriera di ottimi risultati per gli ospiti: l’attacco di coach Mutti potrà partire in territorio avversario, dalle 39 yard.

I Seamen avanzano principalmente facendo uso delle corse (Binda, Raffaele, Dally), ma al momento giusto sfoderano il passaggio: Dally per Fiammenghi, dalle 14 yard, riporta il match ad una distanza minima. Non riesce la conversione da 2 neanche questa volta ma a 4:31 dal termine siamo 20-18 Rhinos. La partita è in bilico, e il finale si preannuncia infuocato.

I neroarancio hanno il cronometro dalla loro parte, e sembrano avanzare senza difficoltà, ma l’attacco si stoppa intorno alle 40 yard avversarie. Una corsa corta e due incompleti (uno deflettato, l’altro troppo lungo per un Peveraro che ha dato tutto nel match ed ora è in preda ai crampi) portano ad un quarto e lungo, che i Rhinos decidono di giocare. Anche qui però il passaggio è incompleto, e i Seamen hanno l’opportunità di segnare mettendo praticamente fine al match.

Non se la lasciano sfuggire, avanzando 40 yard e segnando, con una corsa di Dally da 3 yard il 25-20 che lascia ai neroarancio solo 22 secondi per cercare la rimonta storica. Il tempo, però, è troppo poco, e l’incompleto sull’Hail Mary pass di Pryor mette parola fine alla partita e alla stagione dei Rhinos.

I neroarancio escono comunque dal campo a testa alta, e coach Trabattoni ha solo parole buone per la sua squadra, che ha lasciato tutto sul gridiron e ha contribuito ad un match spettacolare, che sarà ricordato per molto tempo. Ma, già da domani, si ripartirà, e se questi sono i presupposti, per un team così giovane e capace di avere così ampli margini di crescita, possiamo dire che davvero, sky is the limit.

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