Rhinos Milano e Associazione Il Bruko Onlus: insieme per i bambini

I Rhinos Milano sono orgogliosi di annunciare una nuova, bellissima, iniziativa di solidarietà che li vede protagonisti, in squadra con l’associazione “Il Bruko” ONLUS, per donare un sorriso ai bambini in ospedale e non solo. La collaborazione tra i neroarancio e l’associazione “Il Bruko” inizierà in occasione della prossima partita di campionato, il Derby contro i Seamen Milano, in cui ci sarà una raccolta di fondi e giocattoli nuovi, e continuerà con altre iniziative solidali in futuro. Per saperne di più, abbiamo intervistato la presidentessa dell’associazione, Alessandra Minervino (alias Dottoressa Smemorina) e il volontario Nunzio Vetrangolo (alias Dottor Chef), che sono venuti a salutarci ad allenamento.

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Ciao Alessandra e Nunzio, presentatevi e parlate delle attività della vostra associazione.

“Il Bruko” è una ONLUS, nata nel 2009. Inizialmente ci occupavamo di portare la musica negli ospedali, nei reparti di pediatria e di geriatria, nonché nei centri diurni per disabili. Poi, nel 2010, abbiamo esteso il numero delle nostre attività ed abbiamo iniziato a fare clownterapia negli ospedali: naso rosso, camice colorato e scarpe buffe, ci rechiamo stanza per stanza e andiamo da ogni bambino, regalandogli un palloncino manipolato, facendo un trucco di micromagia a seconda dell’età ed eventualmente della patologia del bambino con cui ci troviamo a relazionarci, ed infine regalandogli un giocattolo. Settimanalmente, in questo momento, facciamo tappa fissa al San Gerardo di Monza, all’Ospedale di Piacenza, all’Ospedale Sacco di Milano e alla Clinica de Marchi, sempre a Milano. Approssimativamente incontriamo 100-150 bambini a settimana. Quando ci è possibile facciamo delle raccolte fondi mirate non solo all’acquisto dei giocattoli ma soprattutto all’acquisto dei macchinari necessari ai reparti ospedalieri di pediatria e neonatologia. Inoltre facciamo due altre attività delle quali siamo molto orgogliosi: la donazione di materiale ai centri per bambini autistici e ragazzi disabili e le donazioni ai centri assistenza minori. Ad esempio, la nostra ultima donazione in ordine di tempo è stata consegnare vestiti e seggiolini per auto ad un centro milanese che si occupa di infanzia disagiata. Cerchiamo di portare un po’ di conforto ed un po’ di allegria, a 360 gradi, laddove la situazione non è molto felice.

Come ci si sente a lavorare con i bambini che si trovano in ospedale?

Iniziamo dal dire che quando si entra in un ospedale, psicologicamente bisogna sempre aspettarsi una reazione emotiva molto forte. Già quello è il primo scoglio da superare, vincere l’emozione di fronte alla malattia, soprattutto quando il soggetto coinvolto è un bambino. Nella clinica de Marchi, nella quale operiamo, ci sono anche bambini di pochi giorni o poche settimane, e in casi come questi si vede quanto il mondo possa essere ingiusto: ci sono dei bambini che nonostante i pochi anni di vita sono già stati ricoverati più volte. Però ci sono tanti lati positivi: innanzitutto sapere di poter dare qualcosa, e poi non c’è niente come dare un sorriso a dei bambini che prima non ti volevano neanche vedere e non volevano che tu entrassi in camera perché, nonostante il naso rosso e i mille colori, il nostro camice richiama quello del medico o dell’infermiere. Poi li intratteniamo con i palloncini e con i trucchi di magia, e appena dici che vuoi regalare loro un giocattolo cambiano quasi sempre espressione, specialmente quando sono più piccolini. Quando sono più grandi a volte si fatica un po’ di più e poi quando hanno 13-15 anni e ti vedono tutto buffo, ti ridono in faccia direttamente perché ti trovano ridicolo, anche se non hai un grande regalo per loro perché essendo grandi hanno già molte cose. La nostra vittoria più grande è dare un sorriso a chi è in ospedale. E poi, considerando che un bambino in ospedale è pur sempre una persona che si trova al di fuori della propria realtà, senza i suoi giocattoli e senza le sue abitudini, con mamma e papà che non riescono ad andare a trovarlo quanto vorrebbe, a volte la vittoria è anche far star meglio un genitore: fargli capire che sei lì per il bambino, ma se lui vuole andare a prendere un attimo di respiro e liberare la mente dai brutti pensieri noi ci siamo. Anche questa è una cosa che ci aggrada tanto.

Ma ovviamente le storie più belle sono quelle dei bambini che riescono a vincere le loro battaglie: per esempio una ragazza di cui ci siamo occupati negli scorsi anni è riuscita a vincere la leucemia ed adesso è entrata a far parte dei nostri volontari, per aiutare chi si trova dall’altra parte della barricata.

Come nasce la vostra collaborazione con i Rhinos e in cosa si sostanzierà?

Abbiamo conosciuto la squadra in una nostra giornata di raccolta fondi. Eravamo in un centro commerciale ad impacchettare i regali per i clienti ed abbiamo saputo della presenza dei ragazzi dei Rhinos. Così abbiamo pensato inizialmente di conoscerci di più ed addentrarci maggiormente nella loro realtà sportiva, e poi è nata una collaborazione. Parlando con i dirigenti dei nostri progetti, in particolare della donazione di apparecchiature mediche al reparto di neonatologia dell’ospedale Sacco, abbiamo realizzato un bellissimo progetto di solidarietà: al prossimo derby (Sabato 28 Marzo, ndr) avremo sia un banchetto della solidarietà in cui chiunque potrà fare un’offerta liberissima, dal centesimo al milione di euro, sia una raccolta di giocattoli nuovi oppure usati in ottimo stato. E’ molto importante per noi che lo stato dei giochi sia buono, perché essi andranno a dei bambini, in ospedale, che hanno delle patologie importanti, e non vogliamo correre il rischio che un giocattolo vada a recare danno alla persona a cui lo doneremo.

Vi occupate di musica, vi occupate di clownterapia,ed avete imbastito questa partnership con i Rhinos. Anche lo sport è uno degli elementi che maggiormente sono in grado di donare sorrisi ed emozioni anche in situazioni difficili, e il prossimo passo sarà costruire ancora su questa collaborazione, per mezzo  di visite in ospedale da parte dei ragazzi della nostra squadra.

Con i Rhinos cercheremo di mettere in atto un progetto pilota. Abbiamo fatto qualcosa di simile con una scuola di Cinisello Balsamo: dapprima abbiamo allestito un percorso di due giorni di sensibilizzazione all’interno delle classi medie, e poi per tre mesi, un pomeriggio a settimana, i ragazzi che hanno potuto e voluto sono venuti insieme a noi a portare la loro monelleria ed un giocattolo ai bambini in ospedale. Cercheremo di donare un sorriso ai bambini anche insieme agli atleti dei Rhinos.

Per maggiori informazioni sull’associazione “Il Bruko” ONLUS e per aiutarli nella loro bellissima missione, si può contattare la presidentessa Alessandra Minervino al numero 320-2911853, oppure scrivere una mail all’indirizzo ilbrukoassociazione@libero.it

Inoltre, chi volesse partecipare alla raccolta fondi del Derby anche da casa, magari mentre guarda la partita in streaming, può effettuare una donazione tramite bonifico al C/C BPM con IBAN IT 56 V 05584 01706 000000000550

E’ possibile infine anche donare il 5×1000 all’associazione. Il numero di codice fiscale è 93044070634.

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